Il Test di Medicina, che coinvolge ogni anno circa 75mila studenti, non smette di far parlare di sé. In questi giorni è stato reso noto che il Tar del Lazio ha annullato le disposizioni relative alle prove di ammissione alla Facoltà di Medicina per l’anno accademico 2023/2024, garantendo la validità delle iscrizioni per coloro che avevano già superato gli esami.
La sentenza numero 863 è intervenuta in seguito alle lamentele di circa 3500 candidati esclusi, che ritenevano irregolare il criterio di valutazione adottato.
Secondo fonti interne e accreditate nel mondo universitario, i Rettori delle Università hanno firmato e indirizzato una lettera ufficiale di richiesta alla Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, chiedendo di confermare le date del TOLC dello scorso anno.
Secondo i Rettori, infatti, aprile e luglio (contrariamente alle date finora ipotizzate di marzo e maggio) sono le date più comode per gli studenti e per gli stessi Atenei, che dovranno organizzare il TOLC-Med secondo le nuove disposizioni che comunicherà il Ministero con il nuovo bando in uscita.
Non solo: tramite una petizione lanciata su Change.org (https://chng.it/7pbQKSY2nw), gli studenti si stanno ora muovendo attivamente per il ripristino delle vecchie date.
L’iter che ha portato al possibile slittamento dei test non è stato privo di colpi di scena e conseguenti polemiche.
Il bando del 23-24, prevedeva infatti sessioni del test TOLC-MED per l’anno accademico 24/25 nei mesi di febbraio e aprile.
Un ricorso presentato, il primo contro il nuovo sistema TOLC-MED, sostituendo il Test unico di settembre del 2022, ha portato alla riunione del TAR il 10 gennaio 2024 e alla sentenza pubblica il 17 gennaio 2024.
Prima della sentenza, voci di uno spostamento della data del test erano circolate, con modifiche al bando sospettate in anticipo di un parere contrario del TAR per irregolarità.
La sentenza ha confermato l‘illegittimità del punteggio equalizzato, evidenziando criticità nel sistema TOLC-MED per la mancanza di par condicio tra i candidati.
Prima dell’uscita della sentenza, si è ipotizzato un possibile spostamento delle date del test a marzo/aprile e maggio, ma i rettori hanno chiesto un ulteriore ritardo seguendo il calendario dell’anno precedente, con sessioni in aprile e luglio.
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