Da tanto tempo viene chiesto da più parti e a breve potrebbe arrivare il via libera all’abolizione del numero chiuso a Medicina. Come spiega ‘Il Sole 24 Ore’ infatti, il disegno di legge che elimina l’accesso programmato e i test d’ingresso dovrebbe avere l’ok dalla Commissione Istruzione del Senato.
Con questo Ddl gli studenti potranno iscriversi senza dover affrontare i quiz cartacei (oggetto di polemica perché in certi casi poco inerenti alla professione). Novità presentata in Senato dai presidenti delle commissioni Istruzione e Sanità.
Sempre ‘Il Sole 24 Ore’ spiega che gli studenti frequenteranno un primo semestre sostenendo esami fondamentali comuni all’area biomedica, veterinaria, farmaceutica e sanitaria. Superarli tutti è la pre-condizione per entrare nella graduatoria unica nazionale che deciderà, in base ai posti disponibili, chi accederà al secondo semestre e chi dovrà invece ripiegare, senza perdere i crediti maturati, su uno dei corsi affini o su un altro corso ancora.
Il ministero dell’Università deciderà, con un decreto delegato, se per entrare in graduatoria servirà anche superare un test nazionale oppure basterà la media degli esami svolti.
La sostenibilità dell’iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Veterinaria è però legata alla disponibilità dei posti dichiarata dalle università, aspetto importante vista la mancanza di spazi di queste ultime.
Per quanto riguarda le iniziative formative con le scuole, queste dovranno rientrare nei Pcto, mentre i corsi di preparazione a Medicina dovranno essere pomeridiani.
Sui tempi, il quotidiano prevede che, dopo i due via libera di Senato e Camera, e arrivando entro la primavera i decreti legislativi del Mur, è auspicabile che la riforma possa partire dal prossimo anno accademico 2025/26.
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