Il caso della docente di Martina Franca che ha organizzato un finto matrimonio con un suo collega, ha fatto molto discutere, scatenando commenti tra gli addetti ai lavori del mondo della scuola. Molti insegnanti hanno espresso la propria opinione sulla notizia, da una parte manifestando il loro appoggio alla professoressa, in evidente stato di disagio mentale; dall’altra, invece, in molti si sono detti preoccupati per l’importante ruolo che un insegnante ricopre in classe con gli studenti e le studentesse, e non è possibile incorrere in queste défaillance.
Molti addetti ai lavori hanno richiesto a gran voce una valutazione periodica dei docenti con test psico-attitudinali sia all’inizio che durante il percorso scolastico, quindi con cadenza periodica.
Ricordiamo che già nel 2022 il programma elettorale della Lega prevedeva la necessità di avere “docenti formati in didattica generale e speciale, pedagogia generale e speciale rivolta ai bisogni educativi speciali, pedagogia sperimentale, didattica disciplinare, laboratori pedagogico-didattici, tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la didattica” ma anche di una vera e propria “valutazione psico-attitudinale in ingresso e in itinere”.
Ai lettori della Tecnica della Scuola chiediamo quindi di esprimere la propria opinione al riguardo, rispondendo alla nostra indagine sull’essere d’accordo o meno su una valutazione psico-attitudinale sia ai docenti già di ruolo sia a quelli che aspirano a esserlo.
PARTECIPA AL SONDAGGIO
Qual è il tuo ruolo?
- Docente
- Altro
In quale luogo ti trovi attualmente?
- Nord
- Centro
- Sud
- Isole
Sei d’accordo alla somministrazione in itinere di test psico-attitudinali per docenti di ruolo?
- Sì
- No
- Non so
- Altro
Sei d’accordo su una possibile valutazione psico-attitudinali con test d’ingresso per gli aspiranti docenti?
- Sì
- No
- Non so
- Altro