Dopo il caso della docente di Martina Franca che ha organizzato un finto matrimonio con un suo collega, scatenando commenti tra gli addetti ai lavori del mondo della scuola, La Tecnica della Scuola ha avviato un’indagine per chiedere ai lettori se fosse il caso o meno di inserire una valutazione psico-attitudinale sia per i docenti già di ruolo sia per quelli che aspirano ad esserlo.
Al sondaggio hanno partecipato 1.050 utenti, quasi 9 su 10 docenti, e hanno espresso in prevalenza parere favorevole: tre su cinque hanno dato il loro assenso a una possibile valutazione psico-attitudinale della categoria, sia per chi è di ruolo che per gli aspiranti.
Nello specifico, il 66,9% dei docenti ha risposto di essere d’accordo ai test di valutazione in itinere per i docenti di ruolo.
Tra i favorevoli alla verifica continua dell’attitudine al lavoro, come paventato in passato dalla Lega, in diversi hanno anche motivato il loro parere: “Sono favorevole a condizione che sia esteso a tutti i dipendenti dello Stato, compresi i politici”; “Sì per docenti, DS, e per qualunque altro mestiere che richieda la possibilità di valutazione su altri: esempio magistrati, giudici, ecc”.
Molti hanno anche spiegato perchè non condividono l’idea: si tratterebbe di un’altra “arma pronta per sminuire il ruolo dei docenti: pur essendo i più preparati della PA, in quanto laureati, specializzati, abilitati, vincitori di concorsi pubblici (selettivi), ancora non basta. Ed ecco che si instilla il velenoso “venticello” della mancanza di predisposizione psicologica. La vera riforma per la scuola pubblica italiana? Fuori i genitori e i giudici”; “È una proposta che sfiora la follia, degna di uno stato etico e priva di qualsiasi fondamento giuridico”.
Ancora maggiore è risultato, sempre dagli esiti del sondaggio, l’assenso per gli aspiranti docenti: infatti, ben il 73%, praticamente tre su quattro, ha detto ‘sì’ ai test psico-attitudinali per gli aspiranti insegnanti.
Anche su questo fronti, molti insegnanti hanno anche commentato: “Valutazioni psico-attitudinali sì, per escludere chi non è per niente adatto a fare l’insegnante, ma non tramite test, altrimenti è inutile: si possono imparare le risposte come in qualsiasi altro test…”.
Precisiamo che l’indagine è stata realizzata dalla testata giornalistica “La Tecnica della Scuola” nel periodo che va dal 17 al 18 luglio 2024. Hanno partecipato 1.050 soggetti. Il sondaggio non ha carattere di scientificità: i risultati derivano da conteggi automatici.
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