I test rapidi per le scuole sarebbero al centro di un documento predisposto dal Ministero della Salute. Ma già nel Lazio potrebbero partire nelle prossime ore.
Infatti, la Regione guidata da Nicola Zingaretti, è in attesa dell’ok dell’istituto delle malattie infettive Spallanzani di Roma, per dare il via all’attività di screening attraverso i test rapidi salivari utili all’identificazione del virus SARS CoV-2. Il monitoraggio riguarderà anche le scuole.
I test rapidi per il Covid, anticipa il Messagero, potranno pertanto essere effettuati anche sugli studenti, a partire dagli istituti dove si sono registrati i primi casi di positività.
A seguire si attende invece il via libera dal Ministero della Salute che, come riporta La Repubblica, starebbe predisponendo il necessario per far partire i test rapidi in tutte le scuole d’Italia. Si parla di circa 5 milioni di test rapidi nelle scuole, ma ancora siamo ad una situazione preliminare del progetto.
Il vantaggio dei test rapidi è proprio quello di abbattere i tempi di individuazione, praticamente in tempo reale.
Il test della saliva è in grado di rivelare in soli 3 minuti se si è positivi o meno al Sars-Cov-2 e funziona prendendo un campione di saliva con un cotton-fioc, che si appoggia sul tampone e da’ la risposta in soli tre minuti, grazie all’utilizzo congiunto di tre reagenti.
Il risultato si legge come un test di gravidanza: due strisce è positivo, una è negativo. Oltre ai costi dimezzati rispetto al tampone, ha un’affidabilità vicina al 100%.
Fino ad oggi lo strumento di individuazione del covid a scuola è il tampone che però non garantisce tempi inferiori a 3-4 giorni per avere il risultato.
Anche secondo Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Oms e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, lo strumento principe, resta il tampone ma assieme ai test sierologici e a quello della saliva, le possibilità di azione si moltiplicano considerando la possibilità di avere risultati in tempi sempre più brevi.
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