Altro che irresponsabili: non sono pochi i docenti e i lavoratori Ata che in questi giorni si stanno sottoponendo, volontariamente, al test sierologico presso uno studio medico privato.
Nei giorni scorsi si è alzato un polverone di polemica sul tema test sierologici per docenti e ATA: in molti hanno lanciato un appello, compresi alcuni personaggi famosi della televisione, che invitavano gli insegnanti in particolar modo sottoporsi al test. Ma le cose, come abbiamo avuto modo di riportare in precedenza, non sono così semplici: sono tantissimi i docenti e il personale Ata che intendono fare il test ma che risultano impossibilitati: molte regioni non hanno ancora consegnato il kit ai medici di base o lo hanno fatto in ritardo e in altri casi, invece, sono gli stessi medici che si rifiutano di effettuare i test in quanto, loro modo di vedere, mancherebbero le condizioni di sicurezza. Senza contare che molti dei lavoratori stessi, avrebbero visto come scelta sensata quella dell’obbligo al test sierologico.
Un’insegnante contattata dalla nostra redazione ci ha raccontato la sua situazione: “Sin dall’inizio della campagna io ho provato a prenotare il test sierologico dal mio medico di famiglia ma per diversi giorni lui non aveva ancora il kit necessario nel suo studio. Per cui ho pensato di farlo a pagamento visto che il tempo stringe e fra poco dobbiamo iniziare l’anno scolastico. Noi docenti siamo sempre sul patibolo. Sul banco degli imputati. La verità è che siamo responsabili. Anzi: io avrei esteso l’obbligo per tutto il personale e tutti gli studenti“.
Stesso risultato ma motivazioni diverse per una maestra che ci ha riferito la sua storia: “Ho provato a prenotarmi presso il mio medico ma lui si è rifiutato di fare i test sierologici nel suo studio perchè mancano le condizioni di sicurezza e perchè se un’insegnante è positivo bisogna chiudere lo studio medico. Per questo ho deciso di fare il test a pagamento, che mi è costato 50 euro, senza passare nemmeno dall’Asp di riferimento per via dei tempi biblici che mi avevano prospettato“.
Quindi molti docenti stanno facendo volontariamente il test sierologico pagamento, esattamente come il personale a tempo determinato.
Sul tema test sierologici arriva un messaggio positivo da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza: “Non abbiamo paura di mettere obblighi, ma penso che dobbiamo anche fidarci di più dei cittadini, ha detto Speranza a “Stasera Italia” su Retequattro. “Io mi fido degli insegnanti, credo siano un valore – ha proseguito – ed è per questo che non rendiamo obbligatori i test”.
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