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Testi troppo cari: Altroconsumo chiede di rivedere le adozioni

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Puntuale come ogni anno di questi tempi, arriva il consueto rapporto dell’Associazione Altroconsumo che ci informa che –nonostante le circolari del Ministro, gli inviti delle associazioni, le delibere dei consigli di istituto e le buone intenzioni di tutti – il costo dei libri aumenta quasi ovunque: poco meno della metà delle classi non avrebbe rispettato il tetto di spesa per i libri indicato dal Ministero, determinando in tal modo una maggiore spesa per le famiglie di circa 14 milioni di euro.
La ricerca ha coinvolto le classi prime di 276 istituti scolastici (209 scuole medie, 19 licei classici e 20 scientifici, 21 istituti tecnici commerciali e 7 industriali)  di tutte le Regioni italiane e fornisce risultati allarmanti: una classe su 5, secondo Altroconsumo, sfora il tetto di spesa del 10 per cento; l’aumento arriva al 18-20% nelle prime classi degli istituti tecnici commerciali e industriali.
Le adozioni considerate riguardano solo i testi che le scuole stesse hanno indicato “da acquistare” e non quelli inseriti come “consigliati”, escludendo quindi i dizionari, i libri di narrativa e gli atlanti.
Altroconsumo fornisce alcuni esempi significativi.
Alle quarte ginnasio, per le quali già è previsto un tetto particolarmente alto (320 euro), va il primato degli sforamenti dei limiti imposti dal ministero: la spesa infatti supera il tetto nella metà delle 137 classi considerate.
A Perugia, Napoli e Bologna 4 classi su 5 sforano i tetti.
A Roma il tetto risulta superato in due classi su tre.
Bene invece ad Ancona dove su 33 classi considerate, soltanto il 4 per cento risulta aver superato il tetto ministeriale.
In un comunicato stampa di queste ore Altroconsumo rende noto di aver inviato una diffida al ministero dell’Istruzione, richiedendo un intervento presso i presidi delle scuole che hanno sforato i tetti previsti affinché le adozioni dei testi scolastici vengano riviste prima dell’avvio del nuovo anno scolastico