Da un loro comunicato (condiviso in Facebook) si riporta il seguente stralcio: “E’ vero sicuramente, come afferma il Rettore nell’intervista che ha ricevuto, che l’80% ha consegnato il compito. Questo in effetti è avvenuto, poiché in molte aule la Commissione ha suggerito di consegnare il foglio protocollo a quadretti, timbrato, con cartellino di riconoscimento e test allegati all’interno della busta bianca chiusa, regolarizzando l’uscita con la firma. Appena verranno aperte le buste si accorgeranno che nei fogli protocollo sono scritti dei verbali singolarmente firmati. In buona parte di essi troveranno le stesse motivazioni che hanno portato a questa generalizzata rivolta. In alcune aule è stato redatto un verbale anche da parte della Commissione su input dei partecipanti al concorso. Le firme che sono state raccolte per la richiesta di invalidazione del concorso, sono state presentate alla Questura di Modena la sera stessa del 21 settembre“.
Se quanto affermato fosse vero, tra qualche giorno a conclusione delle correzioni degli scritti si vedrà chi fra il Rettore dell’Ateneo modenese e gli aspiranti docenti della A033, attori di questa protesta, avrà ragione. Comunque sia a perderci rimane sempre la formazione iniziale degli insegnanti che fino a qualche anno fa poteva fare affidamento, su tutto il territorio nazionale, sulla collaudata SSIS, e oggi, per quanto riportano le cronache concorsuali in quel di Modena, si ritrova nelle paludose acque dei Tfa.
Ecco quanto ci scrive un candidato dopo la pubblicazione della nota, a firma A. D. Ficara, sui Tfa di Modena.
Vorrei precisare, senza nessuno spirito polemico, ma per precisazione dei fatti che, il gruppo di candidati che avrebbe secondo Ficara ostacolato il regolare svolgimento della prova è pari al 90% dei presenti (oltre 600) ossia tutti coloro che hanno firmato per l’annullamento della prova in quanto le domande non erano inerenti il programma ministeriale. Io sono sempre stato abituato ad ascoltare entrambe le versioni, dopodichè posso dare un giudizio non di parte, ma sereno.
Senza entrare nel merito di ogni singolo componente della commissione preposta a stilare le domande della prova scritta, vorrei semplicemente far notare che nella prima prova, relativa al test di accesso composto da 60 domande il sottoscritto ha preso una prima valutazione pari a 21/30, ossia 42 risposte corrette su 60. Dopo una settimana il voto è stato modificato in 25/30, ossia 50 risposte corrette su 60. Non si sono accorti che 8 domande valutate sbagliate erano in realtà corrette, questo solo per far capire la correttezza e/o serietà del test affrontato.
In allegato il documento stilato dal nostro gruppo con le precisazioni dell’accaduto.
Distinti saluti.
Comunicato del Dipartimento Nazionale scuola FLI
Non è bastato il caos determinato dalla somministrazione dei test per il Tfa ordinario per i quali il Miur fu costretto a fare marcia indietro riconoscendo gli errori, ma sembra che gli errori si ripetno con una perseveranza diabolica.
E’ quello che è accaduto, ieri, a Modena dove la prova scritta per l’accesso al Tirocinio formativo attivo (Tfa) di Tecnologia nella scuola media ha richiesto l’intervento dei carabinieri per le proteste dei candidati che hanno ravvisato la non corrispondenza delle tracce alle indicazioni delle linee guida elaborate dal Miur.
Il Dipartimento Nazionale Scuola di Futuro e Libertà chiede al Ministro di fare, una volta per tutte, chiarezza su quanto sta avvenendo e annuncia che i deputati Granata, Muro e di Biagio presenteranno una interrogazione per far luce sull’accaduto.
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