Sono una candidata che ha sostenuto il test preselettivo per la classe A036 in data 18 luglio a Bologna. Ho riscontrato l’ambiguità della domanda 36 quella riguardante Lewin e i conflitti.
Quesito 36. Secondo Lewin i conflitti sono classificabili in:
A) conflitti di avvicinamento; di allontanamento; di avvicinamento e allontanamento
B) conflitti a valenza positiva, valenza negativa o valenza alternata
C) conflitti interindividuali e intraindividuali
D) conflitti consci, preconsci e subconsci.
Allego in seguito il mio contributo e quello di un’altra candidata relativamente alla contestazione della domanda.
La risposta giusta per il Miur è la A ma secondo alcune frasi riportate nel saggio “I conflitti sociali” di Kurt Lewin le risposte plausibili possono essere anche la B e la C.
Dal testo riporto alcune citazioni significative presenti a pagina 16: “Lewin analizza con precisione le varie forme in cui una situazione di conflitto può configurarsi, da quella presente quando si tratta di compiere una scelta tra due attività mutuamente escludentisi ma entrambe con valenza positiva-ad esempio scelta tra due attività professionali-, a quella in cui la scelta deve essere compiuta fra due attività o situazioni con valenza negativa, ad esempio “affrontare un difficile esame”. Pagina 16. “Certo, il conflitto, soprattutto quando è “sociale”, come appunto accade qui in molti casi, può apparire come qualcosa di estraneo all’individuo, e cioè come una situazione in cui vi è urto fra le volontà e le esigenze contrastanti di due o più persone. Tuttavia, a questo aspetto esterno ed interpersonale di un conflitto sociale corrisponde quasi sempre anche un aspetto interno, intrapersonale.: per es. in un individuo, alla forza psicologica di un carattere propulsivo che corrisponde al desiderio di entrare in possesso di un certo bene al quale aspirano anche altri, si contrappone un’altra forza, di carattere costrittivo, che può derivare, a seconda dei casi, dal senso che bisogna rispettare i diritti degli altri. “
Tratto da Lewin Kurt, I conflitti sociali. Saggi di dinamica di gruppo. Prefazione di Guido Petter, Franco Angeli Editore, Milano, 1972.
La domanda è ampiamente contestabile in quanto in un altro saggio dello stesso Lewin “Teoria dinamica della personalità” si rileva la validità della risposta B (conflitti a valenza positiva, valenza negativa o valenza alternata).
A tale riguardo riporto alcune citazioni interessanti tratte dalle pagine 130.131
“Un conflitto deve essere psicologicamente caratterizzato come una situazione nella quale forze di intensità approssimativamente eguale, orientate in modo opposto, agiscono simultaneamente sopra l’individuo. Di conseguenza, sono possibili tre tipi fondamentali di situazione conflittuale: 1) L’individuo si trova fra due valenze positive, di intensità approssimativamente eguale (fig. 31). Un esempio di questo tipo di conflitto è quello dell’asino di Buridano che si trova affamato, fra due mucchi di fieno. 2) il secondo tipo fondamentale di situazione conflittuale si ha quando l’individuo si trova tra 2 valenze negative approssimativamente eguali. La situazione caratterizzata da una minaccia di punizione, più sopra considerata (fig. 29) è un esempio tipico che noi dovremmo esaminare più a fondo. 3)Esiste infine la possibilità che uno dei due vettori di campo orientati in direzione opposta derivi da una valenza positiva, mentre l’altro derivi da una valenza negativa. In questo caso , il conflitto sorge solo quando la valenza positiva e quella negativa si trovano nello stesso punto del campo
Da una lettura di questo saggio si può considerare valida anche la risposta B. no? io non avrei più dubbi sull’ambiguità di questa domanda.
Nel saggio di Lewin “I conflitti sociali” risulta adeguata la risposta C, in questo saggio da me citato “Teoria dinamica della personalità ” è pertinente pure la risposta B. Questa domanda deve essere annullata.
Tratto da Lewin Kurt, Teoria dinamica della personalità, Giunti, Firenze, 1965.
Contributo elaborato dalla dott.ssa Sara Orsini, candidata per la classe A036.
Vi espongo il mio contributo tratto dal seguente manuale di psicologia generale “La psicologia scientifica – nuovo trattato di psicologia” di Canestrari, Godino, edizione del 2007, capitolo 14 “Affrontare i conflitti” , paragrafo 14.5, pag. 354.
Il paragrafo inizia con la definizione di Lewin del conflitto:
“Una situazione in cui forze di valore approssimativamente uguale ma dirette in senso opposto, agiscono simultaneamente sull’individuo” (Lewin, 1965).
Secondo il modello di Lewin esistono due tipi di forze:
APPETITIVE o DI ATTRAZIONE: volte al raggiungimento di un obiettivo.
AVVERSATIVE o DI AVVERSIONE: volte ad evitare eventi indesiderabili.
A partire da esse si prospettano 4 tipologie di conflitto:
1) CONFLITTO TRA 2 TENDENZE APPETITIVE: è la situazione in cui un soggetto si trova di fronte a 2 obiettivi ugualmente attraenti ma può perseguire solo uno dei due quindi è costretto a fare una scelta. Per esempio, vado in vacanza al mare o in montagna?
2) CONFLITTO TRA UNA TENDENZA APPETITIVA E UNA AVVERSATIVA: si ha quando un soggetto si trova davanti ad una situazione che ha in sè sia caratteristiche attrattive che repulsive. Per esempio un bambino che vuole un dolce ma teme la punizione del genitore.
3) CONFLITTO TRA 2 TENDENZE AVVERSATIVE: si ha quando un soggetto si trova a scegliere tra due situazioni entrambe spiacevoli. In questo caso può o non scegliere, o scegliere una delle due ma questa scelta provocherà disagio psichico.
4) CONFLITTO TRA 2 TENDENZE CHE SONO IN SE’ SIA APPETITIVE CHE AVVERSATIVE: si ha quando si è posti di fronte a due situazioni, ciascuna delle quali presenta caratteristiche sia attraenti che repulsive. Per esempio una persona che svolge una professione (che ha caratteristiche positive e negative) e alla quale viene proposta un’altra professione (anche questa con caratteristiche sia positive che negative).
Secondo me, le 4 alternative di risposte del MIUR sono da considerarsi tutte errate in quanto:
1) nessuna delle 4 contemplava i quattro tipi di conflitto del modello. Quella che il MIUR ha considerato corretta ne contemplava solo 3;
2) la terminologia usata per indicare (probabilmente) le forze definite da Lewin è imprecisa e inesatta rispetto sia a quanto riportato nei manuali universitari, sia rispetto alla stessa descrizione del modello. Se per conflitti di avvicinamento e allontanamento forse il MIUR intende la tipologia 1 e 3, per conflitti di avvicinamento e allontanamento cosa intende? La 2 o la 4?
Chiedo pertanto che venga abbuonata la domanda in quanto sono possibili 3 risposte a seconda delle fonti a cui uno si riferisce (A,B,C).
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