Su rinnovo delle graduatorie d’Istituto e avvio del secondo ciclo del Tfa i sindacati non sono stati ascoltati. Ci sono alcuni punti, infatti, che subito dopo la pubblicazione dei comunicati stampa che annunciano la firma del ministro Giannini su entrambi i provvedimenti sono stati immediatamente contestati. In particolare dalla Uil Scuola. Che critica anche il metodo adottato dal dicastero di Viale Trastevere per imporre le sue scelte.
“Alla riunione di oggi – spiega l’organizzazione guidata da Massimo Di Menna – il Miur si presenta senza documenti e dati chiari necessari per importanti decisioni che coinvolgono il futuro di migliaia di persone. Così – tuona la Uil Scuola – è a rischio il nuovo sistema di reclutamento snello e aperto ai giovani, così come prospettato dallo stesso Ministro nell’incontro del 23 aprile”.
L’opposizione del sindacato verso il secondo ciclo di Tfa è dura: “occorre mettere fine alla tassa sul precariato e attivare un nuovo sistema che metta insieme formazione iniziale, reclutamento, tirocinio presso le scuole. Contrarietà netta poi sulla valutazione differenziata delle abilitazioni, che crea – mette in evidenza il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna – una immotivata e ingiusta disparità tra le abilitazioni. Con questi provvedimenti si ferma, di fatto, il nuovo meccanismo di reclutamento ipotizzato dallo stesso ministro e si alimenta nuovo precariato”.
Questo il resoconto, infine, di Pasquale Proietti e Noemi Ranieri, i due sindacalisti Uil presenti all’incontro organizzato con urgenza dall’amministrazione.
TFA ordinario – Già a partire dalla metà di maggio potranno essere presentate domande per l’accesso ai corsi tramite prove preselettive, che, sempre ad avviso del Miur dovrebbero svolgersi nella seconda metà luglio. I posti ammontano complessivamente a 29.080 di cui 22.450 per i percorsi ordinari e 6.630 per il sostegno. L’assenza di ogni documentazione e l’approssimazione dell’informativa, la contestabile utilità della procedura, in contrasto tra l’altro con quanto sostenuto dallo stesso Ministro nell’incontro del 23 aprile non ha consentito una serena discussione. Dopo ben due bandi, non sono ancora stati attivati i corsi rivolti al personale in esubero. Grave risulta la volontà di escludere dalle abilitazioni tutti gli ITP e gli insegnanti di strumento musicale, a fronte di una disponibilità di posti.
Graduatorie di istituto – Facendo marcia indietro rispetto alle interlocuzioni precedenti l’amministrazione ha comunicato la volontà di non inserire con riserva, in seconda fascia di istituto, quella degli abilitati, il personale che sta frequentando o ha diritto a frequentare i PAS, ma di prevedere l’inserimento – man mano che si acquisisce l’abilitazione – senza attendere il bando triennale. Ha comunicato inoltre l’orientamento a riconoscere un punteggio agli abilitati TFA, differenziato e aggiuntivo. La UIL scuola ribadisce la propria contrarietà ad una tale differenziazione.
La Uil Scuola, ritenendo possano esserci problemi di illegittimità nella formulazione del decreto, ha dato mandato al proprio ufficio legale per una eventuale impugnativa. Su questi aspetti assumerà, insieme alle altre organizzazioni sindacali, iniziative di mobilitazione che coinvolgeranno tutti coloro che risultano danneggiati dal provvedimento.
Contro i bandi del Miur si schiera anche l’Anief, che sulle graduatorie d’Istituto parla di “pasticcio del Miur”, che “senza parere del CNPI cambia la tabella di valutazione dei titoli”.
Il sindacato siciliano ritiene che “il Miur, ignorando il parere del Consiglio di Stato che aveva sospeso il giudizio sul nuovo regolamento di modifica del TFA ordinario proprio per l’assenza del CNPI decaduto, annuncia una nuova tabella di valutazione dei titoli per le graduatorie d’istituto che lascia scontenti un po’ tutti, specialmente coloro che sono risultati idonei all’ultimo concorso a cattedra o si abiliteranno con i PAS e scatena una nuova guerra tra poveri che infiammerà i tribunali italiani. Quousque tandem…”, taglia corto l’Anief. Ed immagina che presto si scatenerà “una nuova guerra tra i poveri aspiranti alla ricerca di una supplenza breve che mai potranno avere un posto fisso perché esclusi dal doppio canale di reclutamento”.
Il sindacato con a capo Marcello Pacifico contesta anche lo sbarramento confermato per le Graduatorie ad esaurimento: “per il Miur sono 500.000 gli aspiranti, ma per l’Anief 100.000 di essi, già abilitati o con in corso una procedura abilitante, avrebbero diritto inserirsi almeno nella fascia aggiuntiva delle GaE per poter aspirare a una supplenza annuale o al termine delle attività didattiche o all’immissione in ruolo, una volta esaurite le graduatorie di terza fascia”. Ecco perché l’Anief ha messo loro a disposizione un modello cartaceo di domanda di inserimento nella fascia aggiuntiva alla terza fascia delle Gae da presentare con raccomandata entro il 17 maggio, per poter così ricorrere al Tar Lazio aderendo secondo le istruzioni operative entro il 24 maggio successivo”.
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