Tfa, ecco il decreto per selezionare i tutor

Poche ore dopo la pubblicazione del decreto direttoriale n. 74, che disciplina modalità e tempistica sullo svolgimento dei Tfa, viale Trastevere ha inviato ai sindacati anche il decreto (in realtà predisposto già dallo scorso mese di novembre) riguardante la selezione dei tutor che verranno impegnati sempre in occasione degli stessi corsi formativi di abilitazione all’insegnamento.
Nel decreto si stabilisce che l’entità dei posti messi a disposizione, suddivisi per le classi di concorso di abilitazione, verranno resi pubblici entro il 31 maggio. La selezione, da completarsi entro il 31 agosto, sarà a cura delle Università e delle Istituzione dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Saranno le stesse istituzioni accademiche a produrre il bando di selezione, contenente i requisiti d’ammissione, i titoli valutabili e l’articolazione del colloquio di valutazione.
Per la nominare un tutor “coordinatore” serviranno 15 corsisti (o frazione). Mentre per far “scattare” un posto da tutor “organizzatore” saranno necessari 150 corsisti (o frazione): il ruolo dell’organizzatore dei corsi sarà equiparato a quello del personale degli atenei, comportando quindi un impegno fino a 36 ore settimanali. Entrambe le figure contempleranno l’esonero o il semiesonero dall’insegnamento.
Per quanto riguarda i tutor dei “tirocinanti”, questi verranno individuati (tramite graduatoria interna su cui vigilerà il comitato di valutazione) direttamente dal dirigente scolastico dove il corsista effettuerà il Tfa: i candidati dovranno possedere l’abilitazione specifica e aver svolto almeno cinque anni di servizio d’insegnamento di ruolo. Il decreto specifica, inoltre, che i tutor manterranno lo stato giuridico ed economico del ruolo di docenti.
Nel decreto sono riportati anche degli allegati, contenenti gli elenchi dei titoli valutabili e dei requisiti e titoli valutabili. La graduatoria finale sarà espletata, infine, dopo lo svolgimento di un colloquio che le università svolgeranno per “saggiare le spinte motivazionali, le capacità di organizzazione, di relazione con i docenti e con le autorità scolastiche e verificare il progetto di lavoro degli aspiranti”.
Alessandro Giuliani

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