Nell’adunanza del 12 settembre 2012 il C.U.N. (Consiglio Universitario Nazionale) ha espresso il proprio parere sullo “Schema di regolamento recante modifiche agli articoli 5 e 15 del Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 10 settembre 2010, n. 249”. Si tratta, i sostanza, del regolamento che disciplina i requisiti e le modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado.
Con riferimento al comma 1/ter dell’art 15 dello schema di Regolamento, nella parte in cui si indicano gli aventi diritto alla partecipazione ai percorsi formativi abilitanti speciali, il C.U.N. osserva che non viene indicata una procedura di programmazione dell’offerta formativa degli atenei per tali percorsi, che consenta di far incontrare la domanda con l’offerta sul territorio nazionale. Pertanto – secondo il C.U.N. – è necessario prevedere un decreto attuativo che indichi la procedura e gli eventuali criteri di priorità e selezione da adottare nel caso in cui il numero di richieste sia maggiore dell’offerta.
Un’altra proposta del Consiglio riguarda l’estensione della possibilità di ottenere l’abilitazione mediante il solo Tirocinio formativo attivo anche a coloro che risultano iscritti a una delle lauree magistrali negli anni accademici 2011/2012 e 2012/2013 e comunque fino all’avvio delle lauree magistrali a numero programmato di cui agli articoli 7 e 8 del D.M. n. 249/2010.
Riguardo alle modalità specifiche relative allo svolgimento e alla valutazione delle prove di accesso (articolazione delle prove e punteggi), il C.U.N. propone che, sempre mantenendo il carattere nazionale di una parte delle prove stesse, nella nuova versione dell’art.15 siano cancellate e demandate a uno specifico decreto ministeriale da emanare con cadenza annuale, in analogia con la sperimentata pratica per gli accessi ai corsi di laurea a numero programmato a livello nazionale (legge n. 264/1999).
Infine, un’ultima proposta: considerata l’introduzione dei percorsi formativi abilitanti speciali, che valorizzano le attività di servizio degli insegnanti non di ruolo, il C.U.N. richiede che col nuovo regolamento sia modificata la valutazione del servizio prestato ai fini dell’accesso ai Tfa non speciali, in modo che il punteggio assegnato per il servizio sia equilibrato rispetto ai punteggi conseguibili con le prove di accesso.