Tfa Indire, a che punto siamo? Si attendono con ansia ulteriori novità relative ai percorsi di specializzazione sul sostegno organizzati da Indire.
Come abbiamo scritto più volte il decreto scuola, il Dl 71/2024 prevede, in alcuni articoli, l’attivazione di alcuni percorsi per conseguire la specializzazione sul sostegno “alternativi” rispetto al Tirocinio Formativo Attivo, il Tfa, erogato dalle Università ogni anno. Il decreto, convertito nella legge 106 del 29 luglio, prevedeva che entro un mese dalla entrata in vigore del decreto stesso il Ministero dell’Istruzione, sentiti i pareri dei Ministeri dell’Università e della Disabilità oltre che dell’Osservatorio Nazionale, avrebbe dovuto emanare un proprio decreto.
Come scrive Il Corriere della Sera, l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica è stato rinnovato ma, dallo scorso settembre, non è stato mai convocato.
Tra la prima e la nuova versione dell’Osservatorio non ci sono differenze sostanziali, entrambi sono composti da due organi: il Comitato Tecnico Scientifico, che ha il ruolo specifico di dare consulenza al governo e la Consulta delle Associazioni, con il compito, invece, di interloquire con lo stesso Comitato Tecnico Scientifico, fornendo delle proposte. Ma sono state introdotte importanti novità per quanto riguarda il funzionamento dell’Osservatorio: alle riunioni del Comitato Tecnico Scientifico possono partecipare l’Autorità per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il Garante nazionale per i diritti delle persone con disabilità. Inoltre, in riferimento all’articolo 6, per la prima volta i presidenti della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) e della FAND (Federazioni Associazioni Nazionali per le persone con Disabilità) potranno partecipare alle riunioni della consulta.
I percorsi che saranno attivati sono due: uno dedicato chi ha anni di servizio sul sostegno e un altro dedicato a chi è in possesso di titoli esteri.
Per far fronte alla necessità di docenti di sostegno, fino al 31 dicembre 2025, la specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità può essere ottenuta attraverso percorsi formativi dell’INDIRE, oltre che tramite le università.
I percorsi prevedono il conseguimento di almeno 30 crediti formativi. Le università possono attivare autonomamente o in collaborazione con l’INDIRE.
Possono partecipare ai percorsi coloro che hanno prestato servizio su posto di sostegno per almeno tre anni scolastici (anche non continuativi) nei cinque anni precedenti, sia in scuole statali che paritarie.
In sede di prima applicazione, potranno partecipare ai percorsi coloro che hanno conseguito una qualifica professionale o un titolo di formazione presso un’università estera o altro organismo abilitato all’interno dell’Unione Europea, e che hanno un procedimento di riconoscimento pendente del titolo di formazione o hanno aperto un contenzioso amministrativo per mancata conclusione, entro i termini di legge, del procedimento. Ci si potrà iscrivere se si presenta rinuncia ad ogni istanza di riconoscimento sul sostegno.
Un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, insieme al Ministro dell’università e della ricerca, definirà:
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