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Tfa Indire per chi ha titoli esteri, chi si potrà iscrivere? Requisiti e contenuti, cosa si sa finora

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Come abbiamo scritto più volte il decreto scuola, il Dl 71/2024 prevede, in alcuni articoli, l’attivazione di alcuni percorsi per conseguire la specializzazione sul sostegno “alternativi” rispetto al Tirocinio Formativo Attivo, il Tfa, erogato dalle Università ogni anno. Come sappiamo, il decreto, inserito nella Gazzetta Ufficiale del 31 maggio scorso, dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 31 luglio.

Oggi, 9 luglio, il decreto ha ricevuto l’okay della Commissione Cultura alla Camera.

I percorsi che saranno attivati sono due: uno dedicato a chi ha anni di servizio sul sostegno e un altro dedicato a chi è in possesso di titoli esteri. Ecco cosa è previsto nel secondo caso:

Tfa Indire, in cosa consiste?

Con il superamento dei percorsi di formazione, si ottiene un solo titolo di specializzazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilità, relativo al grado di istruzione del percorso scelto.

Tfa Indire, chi può partecipare?

In sede di prima applicazione, potranno partecipare ai percorsi coloro che hanno conseguito una qualifica professionale o un titolo di formazione presso un’università estera o altro organismo abilitato all’interno dell’Unione Europea, e che hanno un procedimento di riconoscimento pendente del titolo di formazione o hanno aperto un contenzioso amministrativo per mancata conclusione, entro i termini di legge, del procedimento. Ci si potrà iscrivere se si presenta rinuncia ad ogni istanza di riconoscimento sul sostegno.

Tfa Indire, cosa si sa finora

Un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, insieme al Ministro dell’università e della ricerca, definirà:

  • I criteri di ammissibilità dei titoli esteri.
  • I contenuti formativi dei percorsi.
  • Le modalità di attivazione dei percorsi.
  • I costi massimi.
  • Le modalità e i termini di presentazione delle domande.
  • L’esame finale e la composizione della commissione esaminatrice, con un rappresentante designato dall’Ufficio scolastico regionale.

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