Ancora chiarimenti da parte del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza. Su vari fronti, ad iniziare da quello riguardante il bonus della maturità da assegnare ai candidati all’ammissione ai corsi universitari numero chiuso a partire dall’anno accademico 2013/2014: la somministrazione dei punti supplementari “si baserà sul lavoro delle singole commissioni esaminatrici e non più sui risultati dell’istituto nell’anno precedente”, ha spiegato il responsabile dell’Istruzione durante la videointervista a Quotidiano.net. Sempre che il bonus non salti del tutto, come vorrebbe la Lega, nel caso si anticipassero i test ad aprile.
Carrozza, inoltre, ha fatto intendere che, per quanto riguarda i prossimi Tfa, Tirocini formativi ordinari e speciali, se ne parlerà l’anno prossimo. Si potrebbe dire che si tratta di una necessità, piuttosto che una scelta, visto che ancora non si è sbloccato definitivamente, anche se stavolta dovremmo esserci, la vicenda dell’avvio dei primi Tfa speciali. Per gli addetti ai lavori appare evidente che il Ministro non si riferisse a questi ultimi, ormai in dirittura d’arrivo, tanto attesi da almeno 75mila precari con almeno tre supplenze annuali. Salta, quindi a questo punto, il progetto di avviare la seconda edizione di corsi abilitanti in prossimità dell’autunno, come era stato ipotizzato dai dirigenti ministeriali nel corso della gestione Profumo.
Le priorità individuate dal nuovo Ministro, per quanto riguarda i lavori parlamentari, riguardano piuttosto la Riforma Fornero e le penalizzazioni subite dagli insegnanti: devono essere corrette, ha spiegato Carrozza. Così come il nodo dei docenti ‘inidonei’ all’insegnamento, le cui posizioni devono essere regolamentate. Per i contratto dei docenti, Carrozza ha detto che “sta valutando”. I sindacati, a tal proposito, hanno già messo le mani avanti chiedendo a gran voce l’avvio del confronto.
Il responsabile del Miur, infine, ha ribadito l’impegno già annunciato nei giorni scorsi per reperire i fondi necessari per scuola e università, con grandissima attenzione all’edilizia scolastica. Per la quale servono però risorse. E pure tante.