Didattica

Tfa Sostegno 2023, prove: come affrontare i quesiti di comprensione del testo?

Su cosa prepararsi in vista delle prove relative al Tfa Sostegno 2023? Ecco un percorso formativo di supporto a tutti i candidati dedicato alla preparazione per affrontare i quesiti di comprensione del testo.

VAI AL CORSO PER AFFRONTARE I QUESITI DI COMPRENSIONE DEL TESTO

Pubblicato dal Ministero dell’Università e della Ricerca l’attesissimo decreto per il Tfa Sostegno VIII ciclo come avevamo preannunciato nello speciale in diretta del 25 maggio. L’organizzazione selettiva sarà sulla stessa scia di quella dell’ultimo ciclo ovvero una prova preselettiva, una prova scritta e una prova orale.

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Gli obiettivi

  • Offrire strumenti per l’effettuazione di un’analisi delle tipologie di quesiti e dei processi cognitivi e di controllo esecutivo implicati nella comprensione del testo
  • Focalizzare le principali cause delle difficoltà di comprensione del testo e le strategie di risoluzione dei quesiti
  • Lavorare sulle dinamiche della mancata comprensione del testo come punto di partenza per la scelta di strategie di risoluzione dei quesiti
  • Offrire un contesto di simulazione della prova, che consenta di esercitare la propria abilità risolutiva rispetto ai quesiti, di attivare processi di autoriflessione metacognitiva sull’efficacia del proprio approccio alla comprensione del testo e di ricavare feedback utili dalle risposte date, ai fini del miglioramento ulteriore delle performance di risoluzione.

Quali competenze?

  • Consapevolezza dei meccanismi di funzionamento dei processi cognitivi legati alla comprensione del testo e dei propri punti di forza e di debolezza in questo ambito
  • Capacità di riconoscimento e analisi delle diverse tipologie di quesiti, anche in rapporto ai processi cognitivi che richiedono
  • Conoscenza di un ricco e flessibile strumentario di costrutti, aspetti e strategie finalizzate alla migliore comprensione del testo
  • Capacità di approccio strategico e flessibile ai compiti di comprensione

IL DECRETO

L’ALLEGATO A

Decreto-Ministeriale-n.-694-Allegato-A-posti-VIII-ciclo-TFADownload

Date prove

Le prove preselettive si terranno dal 4 al 7 luglio prossimi per tutti gli indirizzi della specializzazione per il sostegno. Il calendario in dettaglio prevede:

  • 4 luglio 2023: prova scuola dell’infanzia
  • 5 luglio 2023: prova scuola primaria
  • 6 luglio 2023: prova scuola secondaria di I grado
  • 7 luglio 2023: prova scuola secondaria II grado

Gli atenei dovranno concludere i percorsi di specializzazione entro il 30 giugno 2024.

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto n. 694 che autorizza l’avvio dei nuovi percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per i docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado.

Posti

Per esattezza, i posti totali a disposizione sono 29.061, rettificati con nota del 6 giugno 2023 a 28.986. La novità dell’VIII ciclo è la riserva della quota del 35% per gli insegnanti con almeno 36 mesi di servizio sul sostegno didattico negli ultimi cinque anni (comma 2 dell’art. 18-bis dlgs n. 59/17). La misura è stata introdotta di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (decreto interministeriale numero 691 del 29 maggio 2023). Per questi docenti è anche prevista l’ammissione diretta alla prova scritta.

Costi

I candidati, per accedere ai percorsi delle Università, dovranno superare un test preselettivo – una o più prove scritte o una prova pratica – e una prova orale. Gli aspetti organizzativi e didattici dei percorsi di formazione saranno disciplinati dagli stessi atenei con propri bandi.

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Requisiti d’ammissione

Sono ammessi a partecipare alle procedure selettive per docente di sostegno i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:

Per la scuola dell’infanzia e primaria

• abilitazione all’insegnamento conseguita presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
• diploma magistrale, ivi compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.

Per la scuola secondaria di primo e secondo grado

Fermo restando che la procedura è diversificata per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, è necessario avere uno dei seguenti titoli:

  • abilitazione specifica su una delle classi di concorso del relativo grado, o analoghi titoli di abilitazione conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia ai sensi della normativa vigente
  • o avere conseguito i 24 CFU/CFA.

Chi accede al percorso di specializzazione senza test preliminare

Il decreto 36 ha previsto, per il periodo transitorio da terminare entro il 2024, la possibilità di accedere, nei limiti della riserva di posti stabilita con decreto del Ministero dell’università di concerto con il Ministero dell’istruzione, ai docenti che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale d’istruzione, ivi compresi le scuole paritarie e i percorsi d’istruzione e formazione professionale delle regioni, in possesso dell’abilitazione all’insegnamento e del titolo di studio valido per l’insegnamento.

Modifiche ai requisiti

Il decreto 44 PA del 2023 ha eliminato il possesso dell’abilitazione, quindi per accedere direttamente al percorso di specializzazione i requisiti prevedono soltanto tre annualità di servizio negli ultimi 5 anni su posto di sostegno prestati sia nella scuola statale sia nella scuola paritaria.

Accedono tutti i docenti in possesso dei tre anni di servizio?

La norma prevede una percentuale di riserva dei posti che potrebbe aggirarsi intorno al 20% sul totale, tale riserva deve essere dichiarata con decreto del ministro dell’università di concerto con il ministro dell’università.

Fermo restando che sono ammessi al percorso di specializzazione un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili nella singola università, sono ammessi in soprannumero, oltre ai docenti in possesso dei requisiti previsti dalla legge 104/92, gli aspiranti che:
• abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
• siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
• siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile;
• abbiano tre anni di servizio nell’ultimo quinquennio anche senza abilitazione.

Ammessi in soprannumero

Sono ammessi in soprannumero ai relativi percorsi, secondo le disposizioni previste dall’art. 4 del decreto 92 del 2019, i soggetti che, in occasione dei precedenti cicli di specializzazione:

  • abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
  • siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
  • siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.

Prove

Prova d’accesso

La prova, della durata di due ore, consiste in un test di 60 quesiti a risposta multipla con 5 risposte di cui solo una corretta. I quesiti sono predisposti dalle università, e sono volti a verificare le competenze dei candidati su:
• capacità di argomentazione e corretto uso della lingua italiana;
• competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
• competenze su empatia e intelligenza emotiva;
• competenze su creatività e pensiero divergente;
• competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.

Prova scritta

La seconda prova consistente in una o più prove scritte o pratiche a risposta aperta volte a verificare unitamente alla capacità di argomentazione e al corretto uso della lingua, il possesso, da parte del candidato, di:
• competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
• competenze su empatia e intelligenza emotiva;
• competenze su creatività e pensiero divergente;
• competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
La prova è superata con un punteggio minimo di 21/30; qualora dovessero essere previste più prove, il voto sarà la risultante della media aritmetica dei voti conseguiti nelle diverse prove.

Prova orale

La prova orale prevede un colloquio su quanto appreso durante il corso facendo espresso riferimento alle esperienze formative effettuate durante il corso. Di norma gli argomenti sono gli stessi affrontati nella prova scritta. La prova è superata con un punteggio minimo di 21/30.

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I corsi di preparazione al corso di specializzazione sostegno

La Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal Miur, propone i seguenti corsi online di preparazione alla prova di accesso al corso di specializzazione sostegno:

Redazione

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