Reclutamento

Tfa Sostegno, accesso diretto per chi ha prestato tre anni di servizio o no? Dovrà stabilirlo il Tar

A qualche giorno di distanza dalla pubblicazione del decreto ministeriale che ha dato avvio alle procedure di accesso al IX ciclo del Tfa per il conseguimento del titolo di specializzazione sui posti di sostegno, si ripropongono i dubbi interpretativi circa la possibilità o meno di accesso diretto ai percorsi di specializzazione da parte dei docenti che hanno svolto almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posti di sostegno.

L’art.18 bis comma 2 del D.Lvo 59/2017 prevede infatti, che ai percorsi di specializzazione accedono, nei limiti della riserva di posti e con le modalità stabilite con decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca, di concerto con il Ministero dell’Istruzione, coloro, ivi compresi i docenti di ruolo, che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole statali, nelle scuole paritarie e nei percorsi di istruzione e formazione professionale delle regioni, che siano in possesso del titolo di studio valido per l’insegnamento.

Sulla corretta interpretazione della predetta disposizione legislativa si era innescato un contenzioso già in occasione dell’avvio dell’VIII ciclo del Tfa, per il quale era stato previsto per le predette categorie di docenti solo l’esonero dalle prove preselettive, e non l’ammissione diretta ai percorsi di specializzazione.

Con una recente ordinanza resa in sede cautelare, il Consiglio di Stato ha avuto occasione di evidenziare che, il dato letterale utilizzato dal legislatore, secondo cui gli interessati “accedono ai percorsi di specializzazione”, sembrerebbe prefigurare una sorta di automatico accesso alla quota di riserva; di contro, il fatto che detta disposizione, pur non prevedendo lo svolgimento di prove (orali o scritte) a carico degli aspiranti riservisti, tuttavia non le esclude o vieta espressamente, potendo le stesse rappresentare una normale modalità organizzativa per selezionare, fra la platea degli aspiranti alla riserva del 35%, coloro che effettivamente vi possono rientrare.

I Giudici amministrativi di appello hanno quindi rimesso la decisione al Tar che dovrà pronunciarsi nel merito.

Il problema si pone, tuttavia, anche in vista dell’avvio delle procedure di accesso al IX ciclo del Tfa, per il quale il relativo bando, all’art.2, ha riproposto il dubbio interpretativo ad oggi ancora irrisolto dalla giurisprudenza.

La disposizione del bando prevede, infatti, che i soggetti in possesso dei predetti requisiti, ossia coloro i quali hanno prestato tre anni di servizio su posti di sostegno negli ultimi cinque anni, accedono direttamente ai percorsi di specializzazione nei limiti della riserva di posti, precisando che concorrono esclusivamente per la quota di riserva dell’Ateneo in cui hanno presentato istanza e che gli atenei dovranno prevedere due graduatorie distinte, una per i candidati che accedono alle prove, e l’altra per i soggetti che concorrono per la riserva dei posti.

Il problema effettivamente non è di poco conto vista la nota difficoltà delle prove di accesso ai percorsi di specializzazione e, alla luce del tenore letterale della norma, sembrerebbe chiaro che gli aspiranti in possesso del requisito di tre anni di servizio su posti di sostegno dovrebbero accedere in via diretta ai percorsi nei limiti del numero di posti riservati.

E’ però conforme al dettato legislativo prevedere una o più prove selettive per l’accesso ai posti riservati da parte degli aspiranti in possesso del requisito di servizio?

Vedremo come il Tar del Lazio risolverà questo dubbio interpretativo.

Dino Caudullo

Articoli recenti

Insegnare è stressante, ogni mese un docente crolla e arriva al suicidio: quanto incide il burnout? Molto per lo specialista Lodolo D’Oria

Quella degli insegnanti sarebbe una categoria particolarmente esposta ad una spiccata usura psicofisica, così forte…

02/02/2025

Voti e sanzioni disciplinari: per Valditara serviranno per cambiare la scuola, per Fracassi (Flc) sono strumenti punitivi pressoché inutili

Quella che il Ministro Giuseppe Valditara considera la grande svolta per cambiare il volto della…

02/02/2025

Punteggio servizio preruolo ormai è stato equiparato quello di ruolo anche nella mobilità di ufficio. La Tecnica della Scuola lo sostiene da diversi lustri con articoli normativi

L'ultima importante novità dell'ipotesi CCNI mobilità 2025-2028 è l'equiparazione graduale, per quanto riguarda mobilità d'ufficio…

02/02/2025

Insegnare è un mestiere bello ma complicato, ogni studente è una persona che vale e merita rispetto: nuovo ritiro laico al monastero di Cellole

Torna la tre giorni di “ritiro laico spirituale” nel monastero di Cellole rivolta ad insegnanti…

02/02/2025

Consiglio di classe. Il docente coordinatore di educazione civica ha diritto partecipare e a formulare la proposta di voto?

Una nostra lettrice, docente abilitata nelle discipline giuridico - economiche, nominata coordinatrice di educazione civica,…

02/02/2025

Organici ridotti e calo demografico, ci sarà aumento dei perdenti posto. Nuova mobilità estende 10 anni il rientro nella scuola di ex titolarità.

Il nuovo CCNI mobilità 2025-2028 oltre a portare importanti novità sui punteggi delle graduatorie interne…

02/02/2025