Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto di distribuzione alle Università dei 14.224 posti disponibili per l’anno accademico 2018/2019 per il Tfa sostegno 2019.
Tfa sostegno: chi può partecipare
Per partecipare al Tfa sostegno 2019 è necessario avere i seguenti requisiti:
Infatti, sappiamo che, i requisiti di accesso per la scuola primaria e dell’infanzia sono la laurea in Scienze della formazione primaria e il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 (compresa anche la sperimentazione ad indirizzo psicopedagogico e quella ad indirizzo linguistico).
Invece, per la scuola secondaria di primo e secondo grado i requisiti sono l’abilitazione all’insegnamento, oppure la laurea prevista per l’accesso alla classe di concorso più i 24 CFU nelle discipline socio-psico-antropologiche e metodologie e tecnologie didattiche.
Tfa sostegno: le prove d’accesso
Le prove preliminari per l’accesso al Tfa sostegno 2019 si svolgeranno il 15 aprile (di mattina per la Scuola dell’infanzia e di pomeriggio per la Scuola primaria) e il 16 aprile (di mattina per la Scuola Secondaria di I grado e di pomeriggio per la Scuola secondaria di II grado).
ECCO I BANDI PUBBLICATI DAGLI ATENEI
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto.
Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 (zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
Tfa sostegno: alcuni quesiti del test preliminare saranno su empatia e creatività
Le prove di accesso sono definite dal decreto 30 settembre 2011, tuttora pienamente vigente. Nello specifico parliamo dell’allegato C:
• infanzia
• primaria
• secondaria di primo grado
• secondaria di secondo grado;
Il test preliminare prevede alcuni quesiti dedicati all’empatia e alla creatività.
A tal proposito i candidati sono chiamati a conoscere i principali meccanismi di funzionamento dei processi empatici e creativi, conoscenza delle principali teorie in merito, e di conseguenza una conoscenza del lessico essenziale di riferimento, oltre ovviamente agli autori rilevanti.
Per prepararsi proprio su questi aspetti che si incontreranno anche nel test preliminare per accedere al Tfa sostegno, La Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal Miur per la formazione del personale della scuola (prot. n. AOODGPER/6834/2012) ai sensi della direttiva ministeriale n. 90/2003 adeguato ai sensi della Direttiva n. 170/2016, organizza un corso online, in modalità webinar, dal titolo: Sostegno – Le dimensioni dell’empatia e della creatività
Sarà svolto 1 incontro on line in webinar di 3 ore
> Venerdì 8 marzo 2019 – dalle 16.00 alle 19.00
PER TUTTE LE INFORMAZIONI SUL CORSO CLICCA QUI
Cosa è il Tfa sostegno 2019
I corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, articolati distintamente per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondo grado, sono riservati ai soli insegnanti con determinati requisiti e prevedono l’acquisizione di un minimo di 60 crediti formativi e comprendono almeno 300 ore di tirocinio pari a 12 crediti formativi universitari.
Al termine dei corsi il candidato che supera con esito favorevole l’esame finale consegue il diploma di specializzazione per l’attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.
Tfa sostegno 2019: esempi di test
In vista della prova preselettiva, la Tecnica della Scuola rende noti i test preparati dalle singole università, utili per esercitarsi.
Ecco i file, in formato PDF, con le domande e le relative risposte rese disponibile da alcune Università
Università di Messina: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università di Firenze: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università della Calabria: (disponibili solo i quesiti, non le risposte)
Università di Bari: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Normativa di riferimento
- Legge del 5 febbraio 1992, n. 104
- D.M. del 10 settembre 2010, n. 249
- D.M. del 30 settembre 2011
- D.M. del 1 dicembre 2016, n. 948
- D.M. dell’ 8 febbraio 2019, n. 92
- D.M. del 21 febbraio 2019