E’ atteso breve il nuovo ciclo di Tfa sostegno 2020, che dovrebbe mettere in palio 14 mila posti per la specializzazione sul sostegno. In attesa del nuoco ciclo, spieghiamo come funziona il corso sostegno, in base al decreto ministeriale dell’8 febbraio 2019, il numero 92.
Il Tfa sostegno 2020 avrà durata annuale e, una volta concluso, rilascia il diploma di specializzazione per le attività di sostegno.
Si tratta di un corso della durata minima di almeno 8 mesi che prevede l’acquisizione di 60 CFU suddivisi in:
Tutto ciò, in termini di impegno orario, equivale:
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I requisiti per partecipare al corso di specializzazione sostegno devono essere considerati l’abilitazione all’insegnamento o in alternativa la laurea magistrale accompagnata dai 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, come riporta il decreto legislativo 59/2017 all’articolo 5, comma 1 e 2, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in ciascuno di almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche.
Al corso Tfa sostegno potranno partecipare anche gli ITP con il diploma: “I requisiti previsti dall’articolo 5, comma 2, del decreto legislativo n.59/2017 per i posti di insegnante tecnico – pratico sono richiesti per la partecipazione ai percorsi di specializzazione sul sostegno banditi successivamente all’anno scolastico 2024/2025. Sino ad allora rimangono fermi i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di classi di concorso”.
Come ricordato dal sottosegretario Azzolina, gli idonei del Tfa sostegno 2019 parteciperanno in soprannumero, rispettando quindi quanto stabilito dal DM 92/2019.
L’articolo 4, comma 4 del decreto prevede infatti: “Sono altresì ammessi in soprannumero ai relativi percorsi i soggetti che, in occasione dei precedenti cicli di specializzazione:
a. abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
b. siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
c. siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.
I succitati docenti, dunque, non sosterranno le summenzionate prove e saranno ammessi in soprannumero ai percorsi di specializzazione, idonei compresi”.
In totale, il prossimo ciclo di Tfa sostegno 2020 prevede 14 mila posti distribuiti in tutta Italia. A questi, dunque, si devono aggiungere proprio gli idonei Tfa sostegno 2019, che potrebbero arrivare a circa 7 mila posti.
Le prove di accesso saranno organizzate dagli Atenei, tenendo conto delle specifiche
esigenze dei candidati con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento, a norma
della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e successive modificazioni e della legge 8 ottobre
2010, n. 170.
Vi sarà un test preselettivo costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne individua una soltanto.
Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale O(zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
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