Una lettrice, ci chiede: “Sono una docente di lettere assunta in ruolo. Vorrei partecipare al Tfa sostegno per potermi specializzare. Posso farlo?”
Sappiamo che, i requisiti di accesso per il Tfa sostegno 2019, per la scuola primaria e dell’infanzia, sono la laurea in Scienze della formazione primaria e il diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002 (compresa anche la sperimentazione ad indirizzo psicopedagogico e quella ad indirizzo linguistico).
Invece, per la scuola secondaria di primo e secondo grado i requisiti sono l’abilitazione all’insegnamento, oppure la laurea prevista per l’accesso alla classe di concorso più i 24 CFU nelle discipline socio-psico-antropologiche e metodologie e tecnologie didattiche.
Da ciò ne deriva che al corso sostegno potranno partecipare gli insegnanti che già sono assunti i ruolo su posto comune.
Infatti, il corso specializzazione sostegno potrebbe dare alcune possibilità:
– Per quanto riguarda i trasferimenti: un docente di ruolo potrebbe infatti con la specializzazione fare domanda di mobilità sui posti di sostegno per ottenere il trasferimento in una data regione, o più semplicemente, può essere interessato a diventare un insegnante di sostegno e per questo conseguire il titolo.
– Ma ottenere la specializzazione sul sostegno può anche essere utile ai fini del concorso docenti: infatti, possono partecipare al prossimi concorsi, fermo restando le modifiche al reclutamento apportate dalla legge di bilancio 2019, i docenti di ruolo. Questi, allo stesso modo degli altri candidati, potranno partecipare in totale a quattro procedure:
– per una sola classe di concorso della scuola secondaria di primo grado
– per i posti di sostegno della scuola secondaria di primo grado
– per una sola classe di concorso della scuola secondaria di secondo grado
– per i posti di sostegno della scuola secondaria di secondo grado
Il 15 e il 16 aprile 2019 si svolgeranno le prove preselettive per il Tfa sostegno secondo il seguente calendario:
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto.
Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 (zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
Attenzione, però. Non sarà soltanto l’unica prova a cui saranno chiamati gli aspiranti corsisti del Tfa sostegno.
Infatti la prova di accesso si articola in test preliminare, prova scritta e prova orale.
Solo il test preselettivo ha una data già definita a livello nazionale, diviso per ordine e grado di scuola. L’altro test scritto e quello orale è deciso dalla singola università.
La prova scritta, suddivisa per ordine e grado di scuola, ha per oggetto una o più tematiche tra quelle previste per il test preliminare di cui all’allegato C, art. 2 del DM 30 settembre 2011
La prova orale, invece, verte sui contenuti della prova scritta e su questioni motivazionali.
Le prove di accesso sono definite dal decreto 30 settembre 2011, tutt’ora e pienamente vigente. Nello specifico parliamo dell’allegato C.
A tal proposito La Tecnica della Scuola ha predisposto una video guida, per aiutare a capire gli argomenti da preparare per le prove di accesso, a cura di Lara La Gatta.
Questa guida si aggiunge alle precedenti:
TFA SOSTEGNO: CHI PARTECIPA
TFA SOSTEGNO: IN COSA CONSISTE IL CORSO
In vista della prova preselettiva, la Tecnica della Scuola rende noti i test preparati dalle singole università, utili per esercitarsi.
Ecco i file, in formato PDF, con le domande e le relative risposte rese disponibile da alcune Università
Università di Messina: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università di Firenze: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università della Calabria: (disponibili solo i quesiti, non le risposte)
Università di Bari: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università di Pisa: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
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