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Tfa sostegno, ecco quanto incasseranno le università. Tutti i numeri

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Si sono concluse le prove preselettive per il corso sostegno. Lunedì e martedì migliaia di aspiranti corsisti sono stati alle prese con i test.

Non solo mancati, però, momenti di tensione con prove anche annullate (è il caso dell’Università della Calabria con test, per scuola media, rinviata al 27 aprile).

Le polemiche non sono mancate anche perché i costi dei test preselettivi sono abbastanza esosi: da 150 a 100 euro.

Molto più, però, costa l’intero corso: da 3800 euro dell’Università Suor Orsola Benincasa fino a 2500 euro per Siena, Pisa e Firenze. Agli atenei andranno quasi 45 milioni di euro (43,4 per l’esattezza) per un’offerta formativa di 14.224 posti.

Primo posto per Suor Orsola Benincasa (3.8 milioni), poi Università della Calabria (2,6), Macerata (2,5), Cassino (1,8), Padova e Messina (1,7), Palermo e Foggia (1,6), Verona (1,2), Salerno (1,3). Agli ultimi posti nella classifica troviamo Firenze con appena 420mila euro, Trento con 330mila e Modena, finalino di cosa, con 305mila euro.

Le parole del segretario generale dello Snals

“Nei giorni scorsi si è svolta la prova preselettiva per l’accesso al TFA sostegno, ma dobbiamo segnalare numerose criticità sia nelle modalità di svolgimento che nei contenuti d’esame”.

Lo ha dichiarato Elvira Serafini, segretario generale dello Snals-Confsal che ha aggiunto: “Abbiamo verificato che i test non sono stati predisposti seguendo il dettato del decreto ministeriale del 30 settembre 2011; in alcuni casi erano presenti troppe domande di cultura generale, in altri molteplici quesiti su un unico provvedimento legislativo, in altri ancora le richieste erano troppo settoriali”.

“Per quanto riguarda le modalità di svolgimento della prova – ha proseguito il segretario generale – critichiamo soprattutto la difformità dei regolamenti applicati nelle singole sedi d’esame, che ha creato un’ingiusta disparità di trattamento dei candidati. Si segnalano casi in cui non è stata permessa la correzione delle risposte, come di prassi è possibile fare nei test a risposta multipla”.

“Lo Snals-Confsal – ha concluso Serafini – auspica un rapido intervento del Miur per accertare e sanare le eventuali situazioni di irregolarità. Chiediamo all’Amministrazione l’indizione di un nuovo ciclo di TFA di sostegno, poiché il contingente di specializzati dell’attuale tornata non sarà sufficiente a coprire le esigenze di organico. La procedura di selezione del nuovo ciclo dovrà essere affidata al Miur con una prova nazionale unica, lasciando all’Università esclusivamente l’espletamento dei corsi”.

ABRUZZO

Università degli studi dell’Aquila (Numero posti: 250/Costo test: 150 euro/Corso: 2700)

BASILICATA

Università della Basilicata (Numero posti: 118/Costo test: 100 euro/Corso: 2660) 

CALABRIA

Università della Calabria (Numero posti: 950/Costo test: 125 euro/Corso: 2800)

Università Mediterranea di Reggio Calabria (Numero posti: 200/Costo test: 120 euro/Corso: 2556)

CAMPANIA

Università Suor Orsola Benincasa (Numero posti: 1000/Costo test: 180 euro/ Corso: 3800 euro)

Università di Salerno (Numero posti: 460/Costo test: 100 euro/ Corso: 3000 euro)

EMILIA ROMAGNA

Università di Bologna (Numero posti: 220/Corso test: 60 euro/ Corso: 3000 euro)

Università di Modena-Reggio Emilia (Numero posti: 100/Corso test: 110 euro/ Corso: 3052 euro)

FRIULI VENEZIA GIULIA

Università di Udine (Numero posti: 230/Costo test: 120 euro/ Corso: 3000 euro)

LAZIO

Università Tor Vergata di Roma  (Numero posti: 150/Costo Test: 150 euro/Corso: 3000 euro)

Università Europea di Roma (Numero posti: 340/Costo Test: 150 euro/Corso: 3000 euro)

Lumsa (Numero posti: 200/Costo Test: 150 euro/Corso: 3000 euro)

Cassino (Numero posti: 600/Costo Test: 150 euro/Corso: 3000 euro)

Unint di Roma (Numero posti: 455/ Costo test: 150 euro/ Corso: 3000 euro)

Tuscia (Numero posti: 130/ Costo test: 150 euro/ Corso: 3000 euro)

Università Roma Tre (Numero posti: 300/ Costo test: 150 euro/ Corso: 3000 euro)

Università Foro Italico (Numero posti: 300/ Costo test: 150 euro/ Corso: 3000 euro)

LIGURIA

Università di Genova (Numero posti: 260/ Costo test: 120 euro/Corso: 2640 euro)

LOMBARDIA

Università di Milano “Bicocca” (Numero posti: 330/ Costo test: 100 euro/Corso: 3000 euro)

Università di Bergamo (Numero posti: 300/Costo test: 150 euro/Corso: 2.756 euro)

Università di Milano “Cattolica” (Numero posti: 400/Costo test: 120 euro/Corso: 3000 euro)

MARCHE

Università di Macerata (Numero posti: 780/Costo test: 150 euro/Corso: 2900 euro)

Università di Urbino (Numero posti: 480/Costo test: 200 euro/Corso: 2800 euro)

MOLISE 

Università del Molise (Numero posti: 370/Costo Test: 150 euro/Corso: 2750 euro)

PIEMONTE

Università di Torino (Numero posti: 200/Costo Test: 100 euro/Corso: 3000 euro)

PUGLIA

Università di Foggia (Numero posti: 600/Costo test: 100 euro/Corso: 2816 euro)

Università di Bari (Numero posti: 440/Costo test: 100 euro/Corso: 2800 euro)

Università del Salento (Numero posti: 200/Costo test: 100 euro/Corso: 2600 euro)

SARDEGNA

Università di Cagliari (Numero posti: 240/Costo test: 100 euro/Corso: 3000 euro)

Università di Sassari (Numero posti: 150/Costo test: 100 euro/Corso: 3156 euro)

SICILIA

Università di Messina (Numero posti: 461/Costo test: 150 euro/Corso: 3700 euro)

Università degli Studi di Catania (Numero posti:300/Costo test: 150 euro/ Corso: 3700 euro)

Università degli studi di Palermo (Numero posti: 440/Costo test: 150 euro/ Corso: 3700 euro)

Università degli Studi di Enna “Kore” (Numero posti: 290/Costo test: 181 euro/ Corso: 3700 euro)

TOSCANA

Università di Firenze (Numero posti: 168/Costo test: 100 euro/Corso: 2500 euro)

Università di Pisa (Numero posti: 200/Costo test: 100 euro/Corso: 2500 euro)

Università di Siena (Numero posti: 250/Costo test: 100 euro/Corso: 2500 euro) scadenza: 10 aprile

UMBRIA

Università di Perugia (Numero posti: 220/Costo test: 40 euro/Corso: 3000 euro)

TRENTO

Università di Trento (Numero posti: 110/Costo test: 100 euro/Corso: 3000 euro)

VENETO

Università di Padova (Numero posti: 500/Costo test: 101 euro/Corso: 3.459 euro)

Università di Verona (Numero posti: 350/Costo test: 110 euro/Corso: 3.435 euro)

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Tfa sostegno, la protesta dei candidati sulle domande dei test: “Non previste dal bando”

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Il 15 e 16 aprile si sono svolte le prove preliminari per l’accesso al Tfa sostegno 2019. Nelle ultime ore abbiamo raccolto molte segnalazioni di errori relativi ai test.

Errori come quelli dell’Università della Calabria, che ha dovuto annullare i test della scuola secondaria di primo grado a causa di motivi di ordine organizzativo.

Infatti mancavano nei plichi consegnati ai candidati alcune domande, probabilmente frutto di errori nella fotocopiatura dei test. Più di 5-6 candidati hanno segnalato questa anomalia e dopo pochi minuti la commissione ha deciso per l’annullamento e il rinvio dei test a data da destinarsi. Problemi anche a Bari per il test della primaria, ma anche in Campania. Insomma, in alcuni casi sono stati due giorni di fuoco.

“Grammatica, ortografia, sinonimi e comprensione del testo abbastanza facili avendo una buona cultura”, riferisce una candidata a La Tecnica della Scuola, segnalando anche, nel suo caso, “citazioni di pedagogisti o teorie pedagogiche-psicologiche. Metodologie didattiche e molto sulla parte legislativa”. Insomma, per questa aspirante, “il quiz era molto ampio, legislazione, teorie, metodologie”. Ma fino a qui, nulla da aggiungere per quanto riguarda questa esperienza.

Il problema sono altre segnalazioni giunte dal resto d’Italia.: infatti, non sono poche le segnalazioni in merito alle prove che hanno sostenuto. Segnalazioni che, seppur diverse o addirittura opposte fra loro, sembrano convergere verso un punto: in alcuni casi i test non avrebbero rispecchiato quanto previsto dal bando in merito alle tematiche.

Tfa sostegno 2019: quali argomenti della prova preliminare in base al bando

Il test preliminare era costituito, come previsto dal bando, da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto.

Almeno 20 dei predetti quesiti erano volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 (zero) punti.

Le prove erano definite dal decreto 30 settembre 2011, tutt’ora e pienamente vigente. Nello specifico parliamo dell’allegato C:

– Competenze socio-psico-pedagogiche diversificate per grado di scuola:

• infanzia 
• primaria
• secondaria di primo grado
• secondaria di secondo grado;

– Competenze su intelligenza emotiva, riferite ai seguenti aspetti:

– riconoscimento e comprensione di emozioni, stati d’animo e sentimenti nell’alunno;

– aiuto all’alunno per un’espressione e regolazione adeguata dei principali stati affettivi;

– capacità di autoanalisi delle proprie dimensioni emotive nella relazione educativa e didattica;

– Competenze su creatività e su pensiero divergente, riferite cioè al saper generare strategie innovative ed originali tanto in ambito verbale linguistico e logico matematico quanto attraverso i linguaggi visivo, motorio e non verbale;

– Competenze organizzative in riferimento all’organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici concernenti l’autonomia scolastica:

– il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia didattica, l’autonomia organizzativa, l’autonomia di ricerca e di sperimentazione e sviluppo, le reti di scuole;

– le modalità di autoanalisi e le proposte di auto-miglioramento di Istituto; la documentazione;

– gli Organi collegiali: compiti e ruolo del Consiglio di Istituto, del Collegio Docenti e del Consiglio di Classe o Team docenti, del Consiglio di Interclasse;

– forme di collaborazione interistituzionale, di attivazione delle risorse del territorio, di informazione e coinvolgimento delle famiglie. Compito e ruolo delle famiglie.

Tfa sostegno 2019, o troppo generiche o troppo specifiche: questo il problema dei test

Eppure, alcuni lettori hanno segnalato come al test preliminare si siano trovati domande di cultura generale troppo…generiche: dalla pila di Volta da costruire in casa alle invenzioni del Medioevo. Argomenti comunque non previsti dal bando a cui si riferisce a sua volta all‘allegato c del decreto 30 settembre 2011.

Stesso discorso capovolto invece quanto riferito da altri candidati: in alcuni casi i test si riferivano ad ambiti di conoscenza piuttosto settoriali e casuali o ad un’area più specificatamente scientifica. Ad esempio, su tutti, alcuni sul loro test hanno trovato un quesito sul funzionamento delle macchine ibride!

Certamente non possiamo affermare che tutti i test preliminari abbiano avuto tali problematiche. Tuttavia, la rabbia dei corsisti è tanta, perché rischiano di non accedere a Tfa sostegno 2019 a causa di domande inspiegabilmente presenti nel test. Dopo aver sborsato denaro per partecipare al test e studiato seguendo le indicazioni della normativa, tali candidati potrebbero non potersi specializzare sul sostegno per tali motivi.

Normativa di riferimento

Tfa sostegno 2019, la prova scritta

La prova scritta, suddivisa per ordine e grado di scuola, ha per oggetto una o più tematiche tra quelle previste per il test preliminare di cui all’allegato C, art. 2 del DM 30 settembre 2011.

Stiamo a vedere come saranno si svolgeranno le operazioni delle prove scritte, questa volta tutto gestite dalle singole Università.

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