Il 15 e 16 aprile si svolgeranno i test preliminari per accedere ai corsi di specializzazione sul sostegno. Tali test si svolgeranno secondo il seguente calendario:
Il Miur ha pubblicato una nota, la n.1912, lo scorso 10 aprile in cui ha dato dei chiarimenti in merito al bando di concorso.
I candidati con disabilità grave sono esonerati dalla prova preselettiva e sono ammessi in soprannumero alla prova scritta. Nella graduatoria finale alla preselettiva (non svolta dai candidati con disabilità grave) sarà assegnato il massimo del punteggio.
Le tre annualità di servizio possono essere state svolte anche su gradi diversi. La frequenza del corso di specializzazione per il sostegno è comunque incompatibile con qualsiasi altro corso che dia diritto all’acquisizione di CFU nello stesso anno accademico.
Per poter partecipare al TFA sostegno il titolo di accesso è il diploma indicato come idoneo per classi indicate nella tabella B del DPR 19/2016 e successive modifiche. Questo è valido fino al 2024/25.
Nel caso in cui sorgessero dei dubbi sulla validità di un requisito di ammissione, il Miur consiglia di ammettere comunque l’aspirante allo svolgimento del test preselettivo. Ovviamente i requisiti devono essere sempre soggetti ad una verifica.
Si possono verificare tre circostanze nelle quali i candidati potranno essere ammessi in sovrannumero.
La prima tipologia è costituita da coloro che hanno sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non siano iscritti al percorso.
La seconda tipologia è costituita da quelli che sono risultati vincitori di più procedure e hanno esercitato le relative opzioni.
Nella terza, ultima, circostanza, ci sono quelli che sono risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non posizione utile.
Infine l’ultimo chiarimento riguarda le eventuali assenze si rendessero necessarie durante la frequenza del corso. Si trova nell’art.3 comma 4 del D.M. dell’8 febbraio 2019, n. 92, alla parte in cui viene risposto che
• le assenze sono accettate nella percentuale del 20% di ciascun insegnamento. Il monte ore relativo sarà recuperato tramite attività, predisposte dal titolare dell’insegnamento;
• per il tirocinio e i laboratori vige l’obbligo integrale di frequenza delle attività previste, senza riduzioni né recuperi.
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto.
Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 (zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
Solo il test preselettivo ha una data già definita a livello nazionale, diviso per ordine e grado di scuola. L’altro test scritto e quello orale è deciso dalla singola università.
La prova scritta, suddivisa per ordine e grado di scuola, ha per oggetto una o più tematiche tra quelle previste per il test preliminare di cui all’allegato C, art. 2 del DM 30 settembre 2011
La prova orale, invece, verte sui contenuti della prova scritta e su questioni motivazionali.
Le prove di accesso sono definite dal decreto 30 settembre 2011, tutt’ora e pienamente vigente. Nello specifico parliamo dell’allegato C.
A tal proposito La Tecnica della Scuola ha predisposto una video guida, per aiutare a comprendere gli argomenti da preparare per le prove di accesso, a cura di Lara La Gatta.
Questa guida si aggiunge alle precedenti:
TFA SOSTEGNO: CHI PARTECIPA
TFA SOSTEGNO: IN COSA CONSISTE IL CORSO
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