Il 15 e 16 aprile si sono svolte le prove preliminari per l’accesso al Tfa sostegno 2019. Nelle ultime ore abbiamo raccolto molte segnalazioni di errori relativi ai test.
Errori come quelli dell’Università della Calabria, che ha dovuto annullare i test della scuola secondaria di primo grado a causa di motivi di ordine organizzativo.
Infatti mancavano nei plichi consegnati ai candidati alcune domande, probabilmente frutto di errori nella fotocopiatura dei test. Più di 5-6 candidati hanno segnalato questa anomalia e dopo pochi minuti la commissione ha deciso per l’annullamento e il rinvio dei test a data da destinarsi. Problemi anche a Bari per il test della primaria, ma anche in Campania. Insomma, in alcuni casi sono stati due giorni di fuoco.
“Grammatica, ortografia, sinonimi e comprensione del testo abbastanza facili avendo una buona cultura”, riferisce una candidata a La Tecnica della Scuola, segnalando anche, nel suo caso, “citazioni di pedagogisti o teorie pedagogiche-psicologiche. Metodologie didattiche e molto sulla parte legislativa”. Insomma, per questa aspirante, “il quiz era molto ampio, legislazione, teorie, metodologie”. Ma fino a qui, nulla da aggiungere per quanto riguarda questa esperienza.
Il problema sono altre segnalazioni giunte dal resto d’Italia.: infatti, non sono poche le segnalazioni in merito alle prove che hanno sostenuto. Segnalazioni che, seppur diverse o addirittura opposte fra loro, sembrano convergere verso un punto: in alcuni casi i test non avrebbero rispecchiato quanto previsto dal bando in merito alle tematiche.
Il test preliminare era costituito, come previsto dal bando, da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto.
Almeno 20 dei predetti quesiti erano volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 (zero) punti.
Le prove erano definite dal decreto 30 settembre 2011, tutt’ora e pienamente vigente. Nello specifico parliamo dell’allegato C:
– Competenze socio-psico-pedagogiche diversificate per grado di scuola:
• infanzia
• primaria
• secondaria di primo grado
• secondaria di secondo grado;
– Competenze su intelligenza emotiva, riferite ai seguenti aspetti:
– riconoscimento e comprensione di emozioni, stati d’animo e sentimenti nell’alunno;
– aiuto all’alunno per un’espressione e regolazione adeguata dei principali stati affettivi;
– capacità di autoanalisi delle proprie dimensioni emotive nella relazione educativa e didattica;
– Competenze su creatività e su pensiero divergente, riferite cioè al saper generare strategie innovative ed originali tanto in ambito verbale linguistico e logico matematico quanto attraverso i linguaggi visivo, motorio e non verbale;
– Competenze organizzative in riferimento all’organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici concernenti l’autonomia scolastica:
– il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia didattica, l’autonomia organizzativa, l’autonomia di ricerca e di sperimentazione e sviluppo, le reti di scuole;
– le modalità di autoanalisi e le proposte di auto-miglioramento di Istituto; la documentazione;
– gli Organi collegiali: compiti e ruolo del Consiglio di Istituto, del Collegio Docenti e del Consiglio di Classe o Team docenti, del Consiglio di Interclasse;
– forme di collaborazione interistituzionale, di attivazione delle risorse del territorio, di informazione e coinvolgimento delle famiglie. Compito e ruolo delle famiglie.
Eppure, alcuni lettori hanno segnalato come al test preliminare si siano trovati domande di cultura generale troppo…generiche: dalla pila di Volta da costruire in casa alle invenzioni del Medioevo. Argomenti comunque non previsti dal bando a cui si riferisce a sua volta all‘allegato c del decreto 30 settembre 2011.
Stesso discorso capovolto invece quanto riferito da altri candidati: in alcuni casi i test si riferivano ad ambiti di conoscenza piuttosto settoriali e casuali o ad un’area più specificatamente scientifica. Ad esempio, su tutti, alcuni sul loro test hanno trovato un quesito sul funzionamento delle macchine ibride!
Certamente non possiamo affermare che tutti i test preliminari abbiano avuto tali problematiche. Tuttavia, la rabbia dei corsisti è tanta, perché rischiano di non accedere a Tfa sostegno 2019 a causa di domande inspiegabilmente presenti nel test. Dopo aver sborsato denaro per partecipare al test e studiato seguendo le indicazioni della normativa, tali candidati potrebbero non potersi specializzare sul sostegno per tali motivi.
La prova scritta, suddivisa per ordine e grado di scuola, ha per oggetto una o più tematiche tra quelle previste per il test preliminare di cui all’allegato C, art. 2 del DM 30 settembre 2011.
Stiamo a vedere come saranno si svolgeranno le operazioni delle prove scritte, questa volta tutto gestite dalle singole Università.
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