Oggi, 10 aprile, scadono i bandi delle ultime Università che attivano i corsi di sostengo. Dopo aver parlato del boom di iscrizioni agli atenei, adesso rispondiamo ad un quesito posto da una nostra lettrice: “se partecipo al corso di specializzazione sul sostegno, quante assenze posso fare?”
Per rispondere alla lettrice bisogna leggere l’art.3 comma 4 del D.M. dell’8 febbraio 2019, n. 92:
• le assenze sono accettate nella percentuale del 20% di ciascun insegnamento. Il monte ore relativo sarà recuperato tramite attività, predisposte dal titolare dell’insegnamento;
• per il tirocinio e i laboratori vige l’obbligo integrale di frequenza delle attività previste, senza riduzioni né recuperi;
Questo vuol dire che sono consentite assenze, ma solo per il 20% stabilite nel monte orario.
E’ bene inoltre sottolineare che gli Atenei predispongono percorsi abbreviati, finalizzati all’acquisizione del titolo, per i soggetti che hanno già conseguito il titolo di specializzazione sul sostegno in un altro grado di istruzione e risultino utilmente collocati in graduatoria di merito, ovvero ammessi in soprannumero ai sensi dell’articolo 4, comma 4.
Inoltre, gli Atenei valutano le competenze già acquisite e predispongono i relativi percorsi, fermo restando l’obbligo di acquisire i 9 crediti di laboratorio e i 12 crediti di tirocinio, espressamente previsti dal D.M. sostegno, come diversificati per grado di istruzione.
La guida della Tecnica della Scuola con tutte le info utili per partecipare al quarto ciclo del TFA sostegno.
Poi, subito con il test preliminare, che si svolgerà il 15 e il 16 aprile 2019 secondo il seguente calendario:
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve individuare una soltanto.
Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale 0 (zero) punti. Il test ha la durata di due ore.
Infatti la prova di accesso si articola in test preliminare, prova scritta e prova orale.
Solo il test preselettivo ha una data già definita a livello nazionale, diviso per ordine e grado di scuola. L’altro test scritto e quello orale è deciso dalla singola università.
La prova scritta, suddivisa per ordine e grado di scuola, ha per oggetto una o più tematiche tra quelle previste per il test preliminare di cui all’allegato C, art. 2 del DM 30 settembre 2011
La prova orale, invece, verte sui contenuti della prova scritta e su questioni motivazionali.
Le prove di accesso sono definite dal decreto 30 settembre 2011, tutt’ora e pienamente vigente. Nello specifico parliamo dell’allegato C.
A tal proposito La Tecnica della Scuola ha predisposto una video guida, per aiutare a capire gli argomenti da preparare per le prove di accesso, a cura di Lara La Gatta.
Questa guida si aggiunge alle precedenti:
TFA SOSTEGNO: CHI PARTECIPA
TFA SOSTEGNO: IN COSA CONSISTE IL CORSO
In vista della prova preselettiva, la Tecnica della Scuola rende noti i test preparati dalle singole università, utili per esercitarsi.
Ecco i file, in formato PDF, con le domande e le relative risposte rese disponibile da alcune Università
Università di Messina: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università di Firenze: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università della Calabria: (disponibili solo i quesiti, non le risposte)
Università di Bari: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
Università di Pisa: CLICCA QUI per scaricare gli esempi
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