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Tfa sostegno, prova preselettiva: altre irregolarità segnalate

Nonostante le prove preselettive si siano svolte il 15 e 16 aprile, distanza di circa due settimane le polemiche insistono. Infatti, abbiamo già riportato diversi racconti di partecipanti alle prove per accedere al corso di specializzazione sostegno.

Abbiamo anche raccontato di due casi specifici a Milano e Napoli, una storia di diritti negati.

Tfa sostegno 2019: problemi anche all’Unimol di Campobasso

Adesso riportiamo la testimonianza di un lettore che ha tentato di accedere al corso partecipando alla prova preselettiva del 16 aprile presso l’Unimol di Campobasso.

“Destinato, dopo la fase di riconoscimento, al locale Aula Magna e dopo aver, nel bel mezzo di una calca con “effetto imbuto” all’ingresso partecipato e testimoniato, ancor prima di iniziare, allo stato di disagio, svilimento e disorganizzazione mai visti prima di questa occasione, condividendoli con i malcapitati pressati assieme al sottoscritto nella coda, riesco ad introdurmi, facendo appello alla disperazione ed alla gentilezza di qualche compagno di disavventura, nel locale citato e sede della prova”, riferisce il lettore, che schematizza anche le successive fasi che si sono succedute.

  • le indicazioni iniziali prevedevano di prendere posto nelle poltroncine con posti alternati (mantenendo uno spazio tra un candidato e l’altro) inizialmente ed in condizioni controllate, per poi gradualmente degenerare con le modalità illustrate nei punti seguenti;
  • i posti lasciati liberi tra un partecipante e l’altro vengono, uno per uno, occupati tutti (per via di un presunto errore nel calcolo delle disponibilità dei posti a sedere);
  • inizia uno strano ricircolo di gente che, accompagnata al bagno, viene poi condotta in altri posti, fenomeno che ha uno suo carattere iniziale ma che si svilupperà durante tutta la prova;
  • terminati i posti “regolari” e vigilati dal personale preposto, ulteriori partecipante iniziano a fare ingresso occupando logge e soppalchi che sovrastano l’Aula ad emiciclo, altri ancora vengono condotti in aule separate: non è possibile per chi è già accomodato comprendere il criterio eletto e sostanzialmente cosa stia realmente avvenendo;
  • dinanzi a miei occhi continuo ad assistere ad un continuo flusso di gente che si alza, va al bagno e fa ritorno non si sa dove.
  • lo stato di imbarazzo del personale inizia a farsi sentire, sollecitato quest’ultimo dalle lamentele crescenti della gente che oramai è già accomodata, ma sta aspettando da più di un’ora e mezzo che, evidentemente, altri vengano “accomodati” in luoghi dove possa essere dato loro aiuto piuttosto che avere il grado di sorveglianza riservato ai “comuni mortali”;
  • dopo un periodo di attesa inspiegabile, nel quale i preposti si scambiano telefonate, fanno comunicazioni al microfono allo scopo di tenerci calmi, la cui durata può essere stimata a consuntivo in almeno 2 ore, con molta flemma hanno inizio le prove;
  • da questo momento in poi, gran parte dei partecipanti che avevo nelle mie vicinanze, sono oramai posti al riparo in luoghi sicuri dove poter scambiarsi le risposte corrette sino a saturazione dei quesiti;
  • veniamo ai contenuti della prova (secondaria di 2° grado): brani all’inizio piuttosto accomodanti che danno l’idea di una prova equilibrata, in seguito quesiti su Guilford (pensiero divergente) ed altri quesiti un po’ più ricercati sulla creatività ed altri assunti di psico-pedagogia, diciamo ancora nella norma. Di un colpo intervengono quesiti a raffica sullo stesso articolo di legislazione scolastica, il medesimo, fino al capello. Nessuna domanda sull’autonomia scolastica e su una quantità di assunti che ragionevolemente a “spot” sarebbero dovuti essere presenti nelle prove;
  • nessun quesito sui B.E.S. (leggi di riferimento L.104 e per i DSA L.170), nulla sulla diagnosi funzionale, nulla sulle varie sindromi (iperattività, Tourette, Rett, dislessia, Asperger…etc.), niente attorno agli GLI (operativi d’stituto, e compagnia bella), nullasulla figura del docente di sostegno (leggi che ne hanno visto l’ististuzione, etc.), nulla sull’integrazione ed inclusione e storia legislativa associata…:praticamente nulla che riguardasse il sotesgno (redazione di P.E.I., P.D.P.);
  • impossibilità di correggere sul foglio risposte le marcature eseguite con lo scomodo pennarello, in particolare marco la D piuttosto che la C, preso dall’ansia e senza possibilità di correggere una risposta per la quale mi sentivo certo.
  • inizia la fase articolata di riconsegna, vengono dettate delle regole precise: anche in questo caso succede l’inverosimile, con gente costretta a consegnare, gente che aveva segnalato di aver finito nel medesimo momento ma che rimane con tutto il pacco fogli in mano. Ad un certo punto un preposto passa e raccoglie le prove, accompagnando il gesto con la frase “Così facciamo prima!”, ciò da luogo ad ulteriori giustificate lamentele, poiché il tale recupera alcune prove e poi viene fermato da altri colleghi, complicando la situazione di disparità già esplosiva;
  • trascorre altro tempo, nessuno sa a cosa sia stato utile, quanti fossero i partecipanti all’ultimo momento spostati in luoghi angusti ed incontrollati dove poter prestare uno sguardo al proprio questionario e l’altro a quello del vicino. Per certo e con tempistiche e modalità mai comprese, vengo “restituito alla libertà” dopo aver consegnato;
L’aspirante, si era convinto dell’annullamento di tutte le prove, dopo quello a cui aveva assistito. Tuttavia: “nulla però accade, tutti intimoriti tacciono e non ho modo di leggere quanto in fede chiunque testimonierebbe sull’accaduto nell’UNIMOL e neanche ho modo (per via degli inspiegabili ritardi nel comunicare gli esiti) di verificare i risultati”.
E’ bene ricordare che le modalità delle prove scritte saranno decise dai singoli atenei. Pertanto, consigliamo di consultare i link alle Università riportati nell’elenco sottostante:ABRUZZO

Università degli studi dell’Aquila (Numero posti: 250/Costo test: 150 euro/Corso: 2700)

BASILICATA

Università della Basilicata (Numero posti: 118/Costo test: 100 euro/Corso: 2660) 

CALABRIA

Università della Calabria (Numero posti: 950/Costo test: 125 euro/Corso: 2800)

Università Mediterranea di Reggio Calabria (Numero posti: 200/Costo test: 120 euro/Corso: 2556)

CAMPANIA

Università Suor Orsola Benincasa (Numero posti: 1000/Costo test: 180 euro/ Corso: 3800 euro)

Università di Salerno (Numero posti: 460/Costo test: 100 euro/ Corso: 3000 euro)

EMILIA ROMAGNA

Università di Bologna (Numero posti: 220/Corso test: 60 euro/ Corso: 3000 euro)

Università di Modena-Reggio Emilia (Numero posti: 100/Corso test: 110 euro/ Corso: 3052 euro)

FRIULI VENEZIA GIULIA

Università di Udine (Numero posti: 230/Costo test: 120 euro/ Corso: 3000 euro)

LAZIO

Università Tor Vergata di Roma  (Numero posti: 150/Costo Test: 150 euro/Corso: 3000 euro)

Università Europea di Roma (Numero posti: 340/Costo Test: 150 euro/Corso: 3000 euro)

Lumsa (Numero posti: 200/Costo Test: 150 euro/Corso: 3000 euro)

Cassino (Numero posti: 600/Costo Test: 150 euro/Corso: 3000 euro)

Unint di Roma (Numero posti: 455/ Costo test: 150 euro/ Corso: 3000 euro)

Tuscia (Numero posti: 130/ Costo test: 150 euro/ Corso: 3000 euro)

Università Roma Tre (Numero posti: 300/ Costo test: 150 euro/ Corso: 3000 euro)

Università Foro Italico (Numero posti: 300/ Costo test: 150 euro/ Corso: 3000 euro)

LIGURIA

Università di Genova (Numero posti: 260/ Costo test: 120 euro/Corso: 2640 euro)

LOMBARDIA

Università di Milano “Bicocca” (Numero posti: 330/ Costo test: 100 euro/Corso: 3000 euro)

Università di Bergamo (Numero posti: 300/Costo test: 150 euro/Corso: 2.756 euro)

Università di Milano “Cattolica” (Numero posti: 400/Costo test: 120 euro/Corso: 3000 euro)

MARCHE

Università di Macerata (Numero posti: 780/Costo test: 150 euro/Corso: 2900 euro)

Università di Urbino (Numero posti: 480/Costo test: 200 euro/Corso: 2800 euro)

MOLISE 

Università del Molise (Numero posti: 370/Costo Test: 150 euro/Corso: 2750 euro)

PIEMONTE

Università di Torino (Numero posti: 200/Costo Test: 100 euro/Corso: 3000 euro)

PUGLIA

Università di Foggia (Numero posti: 600/Costo test: 100 euro/Corso: 2816 euro)

Università di Bari (Numero posti: 440/Costo test: 100 euro/Corso: 2800 euro)

Università del Salento (Numero posti: 200/Costo test: 100 euro/Corso: 2600 euro)

SARDEGNA

Università di Cagliari (Numero posti: 240/Costo test: 100 euro/Corso: 3000 euro)

Università di Sassari (Numero posti: 150/Costo test: 100 euro/Corso: 3156 euro)

SICILIA

Università di Messina (Numero posti: 461/Costo test: 150 euro/Corso: 3700 euro)

Università degli Studi di Catania (Numero posti:300/Costo test: 150 euro/ Corso: 3700 euro)

Università degli studi di Palermo (Numero posti: 440/Costo test: 150 euro/ Corso: 3700 euro)

Università degli Studi di Enna “Kore” (Numero posti: 290/Costo test: 181 euro/ Corso: 3700 euro)

TOSCANA

Università di Firenze (Numero posti: 168/Costo test: 100 euro/Corso: 2500 euro)

Università di Pisa (Numero posti: 200/Costo test: 100 euro/Corso: 2500 euro)

Università di Siena (Numero posti: 250/Costo test: 100 euro/Corso: 2500 euro) scadenza: 10 aprile

UMBRIA

Università di Perugia (Numero posti: 220/Costo test: 40 euro/Corso: 3000 euro)

TRENTO

Università di Trento (Numero posti: 110/Costo test: 100 euro/Corso: 3000 euro)

VENETO

Università di Padova (Numero posti: 500/Costo test: 101 euro/Corso: 3.459 euro)

Università di Verona (Numero posti: 350/Costo test: 110 euro/Corso: 3.435 euro)

 

Tfa sostegno 2019: normativa di riferimento

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Redazione

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