A bando messi appena 9mila posti, a fronte di circa 50mila liberi, mentre le prove sono state confermate per il 25 e 26 maggio.
Le prove preselettive, come abbiamo già pubblicato, potranno essere svolte solo dagli abilitati all’insegnamento, previo pagamento di una tassa (fino a 200 euro) agli atenei anche se rimangono asperità come quello di obbligare ai test anche i candidati risultati idonei al precedente Tfa.
Una delle situazioni più scandalose, fa notare Anief, è quella del Piemonte, dove a fronte di 1.240 posti libri sono stati messi a bando appena 200 posti. Tra l’altro, anche su scala nazionale, il numero è destinato a crescere, visto il trend di iscrizioni degli alunni disabili negli ultimi anni, tenendo conto dei pensionamenti e dei docenti che ogni anno decidono di spostarsi sull’insegnamento curricolare.
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Ma aggiunge pure che “il decreto legislativo collegato alla Legge 107/2015, l’Atto n. 378, in questi giorni all’approvazione definitiva del Quirinale e a un passo dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, cambierà il percorso di accesso alla professione, rendendolo più lungo e complesso, ma non comporta alcuna soluzione sul fronte dei