Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma sembra altamente improbabile che possano svolgersi il 18 e 19 maggio le prove preselettive relative all’avvio del quinto ciclo dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità.
C’è chi parla di prove a giugno e luglio, c’è chi addirittura ritiene che slitteranno a settembre.
In attesa di notizie ufficiali da parte dei Ministeri, riepiloghiamo le materie sulle quali i candidati dovranno prepararsi per affrontare la prova preselettiva.
In cosa consiste la prova preliminare
Il test preliminare, della durata di due ore, é predisposto autonommente da ciascuna Università.
Si compone di 60 quesiti, dei quali 20 servono a verificare sia le competenze linguistiche e il livello di comprensione di testi in lingua italiana dei candidati.
I restanti 40 quesiti sono predisposti per verificare le competenze socio-psico-pedagogiche e sono differenziate per infanzia, primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado.
Le domande sono a a risposta chiusa, ogni quesito presenta 5 opzioni di risposta, tra queste il candidato ne sceglie una.
Cosa studiare per la preselettiva
Le prove riguarderanno le seguenti tematiche:
- competenze linguistiche e comprensione del testo
- competenze socio-psico-pedagogiche diversificate per grado di scuola
- competenze su intelligenza emotiva, riferite ai seguenti aspetti: riconoscimento e comprensione di emozioni, stati d’animo e sentimenti nell’alunno; aiuto all’alunno per un’espressione e regolazione adeguata dei principali stati affettivi; capacità di autoanalisi delle proprie dimensioni emotive nella relazione educativa e didattica;
- competenze su creatività e su pensiero divergente, riferite cioè al saper generare strategie innovative ed originali tanto in ambito verbale linguistico e logico matematico quanto attraverso i linguaggi visivo, motorio e non verbale;
- competenze organizzative in riferimento all’organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici concernenti l’autonomia scolastica: il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia didattica, l’autonomia organizzativa, l’autonomia di ricerca e di sperimentazione e sviluppo, le reti di scuole; le modalità di autoanalisi e le proposte di auto-miglioramento di Istituto; la documentazione; gli Organi collegiali: compiti e ruolo del Consiglio di Istituto, del Collegio Docenti e del Consiglio di Classe o Team docenti, del Consiglio di Interclasse; forme di collaborazione interistituzionale, di attivazione delle risorse del territorio, di informazione e coinvolgimento delle famiglie. Compito e ruolo delle famiglie.
Ecco un esempio di prova preselettiva
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