Considerato che il ministro dell’economia e finanze, per gli anni 2022/2024, ha autorizzato 90 mila posti per l’accesso ai corsi di specializzazione per il conseguimento del titolo di sostegno e che nel VII ciclo ne sono stati attivati 25. 874, è da augurarsi che dei 64.126 posti rimasti la metà pari a 32.063 sia bandito nel 2023 e altrettanti posti nel 2024.
Da anni nella scuola italiana si registra una carenza diffusa di docenti specializzati per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado, al punto che si è stati costretti a ricorrere a docenti senza alcuna specializzazione, mentre di contro si continua ad avviare l’ammissione a numero chiuso ai diversi TFA (Tirocini Formativi Attivi).
Per sopperire alla carenza dei docenti di sostegno specializzati sarebbe opportuno eliminare la prova preselettiva attraverso un intervento politico così come afferma il segretario generale della Uil Scuola Rua D’Aprile che facendo riferimento ai numeri afferma “che il sistema di reclutamento attuato finora è stato fallimentare”. e nel suo intervento continua col dire che “solo quest’anno 50mila posti vacanti a fronte di più di 90mila posti disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato. Di questi, poco più di 3mila sul sostegno. A ciò aggiungiamo i contratti a tempo determinato su posto comune e di sostegno che hanno riguardato oltre 200mila precari. Per cui, è chiaro che il sistema non ha dato risposte concrete in questo senso va abolito il numero chiuso delle università per l’accesso a tali corsi”.
Secondo il segretario D’Aprile l’eliminazione della prova preselettiva e quindi del numero chiuso consente di “dare una risposta concreta a un’esigenza sempre più evidente, limitando, il più possibile, che l’alunno con disabilità sia assegnato a un docente senza titolo o che lo stesso docente si rechi all’estero per conseguirlo cadendo nella morsa della speculazione”.
Nell’attesa di una decisione politica, chiariamo quali procedure dovranno essere attivate. Le singole università per avviare il TFA (Tirocinio Formativo Attivo) devono aspettare l’autorizzazione da parte del ministero dell’istruzione e del merito per avviare i percorsi di specializzazione per il sostegno agli alunni con disabilità della scuola dell’infanzia e primaria e della scuola secondaria di I e II grado per l’a. a. 2022/2023 per decretarne l’avvio indicando:
Fermo restante che gli aspetti organizzativi e didattici dei percorsi di formazione sono disciplinati dagli Atenei con propri bandi.
Qualora per accedere al TFA dell’VIII ciclo, dovesse essere ancora prevista la prova preselettiva, i candidati oltre al superamento della suddetta prova, dovranno sostenere una prova scritta e una prova orale.
La prova preselettiva, della durata di due, prevede un test composta da 60 quesiti a risposta chiusa con 5 risposte di cui solo una corretta; il test è volto a verificare nel candidato: la capacità di argomentazione, l’uso corretto della lingua, il possesso di competenze relative al grado di scuola in empatia e intelligenza emotiva, creatività e pensiero divergente, organizzative normative.
Sono esentati dalla eventuale prova preselettiva, e ammessi direttamente alla prova scritta, i candidati disabili, i candidati che hanno svolto, tre anni di servizio, anche non consecutivi, sullo specifico posto di sostegno del grado d’istruzione cui si riferisce la procedura, i candidati che hanno superato la prova preselettiva del VII ciclo, ma rimasti fuori per eccessivo numero di candidati.
Alla seconda prova prevista per la selezione del TFA Sostegno, partecipano i candidati che hanno superato l’eventuale prova preselettiva e i candidati esentati dalla suddetta prova consistente in una serie di quesiti arisposta aperta, finalizzati a verificare le capacità degli aspiranti docenti.
La prova orale, alla quale partecipano i candidati che hanno superato la prova scritta, consiste in un colloquio riguardante non solo i contenuti sviluppati nella prova scritta, ma anche quelli previsti dal programma generale che comprende oltre alla metodologia didattica e la psicologia speciale, la conoscenza della normativa del sistema scolastico autonomo e degli organi collegiali operanti al suo interno.
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