Il tanto atteso decreto per il Tfa Sostegno VIII ciclo è stato appena pubblicato come avevamo anticipato noi in uno speciale in diretta il 25 maggio. L’organizzazione selettiva ricalcherà quella dell’ultimo ciclo ovvero una prova preselettiva, una prova scritta e una prova orale.
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
IL DECRETO
L’ALLEGATO A
Decreto-Ministeriale-n.-694-Allegato-A-posti-VIII-ciclo-TFADownload
Date prove
Le prove preselettive si terranno dal 4 al 7 luglio prossimi per tutti gli indirizzi della specializzazione per il sostegno. Il calendario in dettaglio prevede:
- 4 luglio 2023: prova scuola dell’infanzia
- 5 luglio 2023: prova scuola primaria
- 6 luglio 2023: prova scuola secondaria di I grado
- 7 luglio 2023: prova scuola secondaria II grado
Gli atenei dovranno concludere i percorsi di specializzazione entro il 30 giugno 2024.
Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto n. 694 che autorizza l’avvio dei nuovi percorsi per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per i docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado.
Posti
Per esattezza, i posti totali a disposizione sono 29.061, rettificati con nota del 6 giugno 2023 a 28.986. La novità dell’VIII ciclo è la riserva della quota del 35% per gli insegnanti con almeno 36 mesi di servizio sul sostegno didattico negli ultimi cinque anni (comma 2 dell’art. 18-bis dlgs n. 59/17). La misura è stata introdotta di concerto con il Ministero dell’Istruzione e del Merito (decreto interministeriale numero 691 del 29 maggio 2023). Per questi docenti è anche prevista l’ammissione diretta alla prova scritta.
Costi
Gli aspetti organizzativi e didattici dei percorsi di formazione saranno disciplinati dagli stessi atenei con propri bandi.
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Requisiti d’ammissione
Sono ammessi a partecipare alle procedure selettive per docente di sostegno i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:
Per la scuola dell’infanzia e primaria
• abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
• diploma magistrale, ivi compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.
Per la scuola secondaria di primo e secondo grado
Fermo restando che la procedura è diversificata per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, è necessario avere uno dei seguenti titoli:
- abilitazione specifica su una delle classi di concorso del relativo grado, o analoghi titoli di abilitazione conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia ai sensi della normativa vigente
- o avere conseguito i 24 CFU/CFA.
Per gli insegnanti tecnico – pratici
Fino all’anno scolastico 2024/2025 saranno ammessi con il semplice diploma, per gli anni scolastici successivi dovranno avere i titoli di accesso uguali ai docenti dell’ordine di scuola secondaria.
Chi accede al percorso di specializzazione senza test preliminare
Il decreto 36 ha previsto, per il periodo transitorio da terminare entro il 2024, la possibilità di accedere, nei limiti della riserva di posti stabilita con decreto del Ministero dell’università di concerto con il Ministero dell’istruzione, ai docenti che abbiano prestato almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale d’istruzione, ivi compresi le scuole paritarie e i percorsi d’istruzione e formazione professionale delle regioni, in possesso dell’abilitazione all’insegnamento e del titolo di studio valido per l’insegnamento.
Modifiche ai requisiti
Il decreto 44 PA del 2023 ha eliminato il possesso dell’abilitazione, quindi per accedere direttamente al percorso di specializzazione i requisiti prevedono soltanto tre annualità di servizio negli ultimi 5 anni su posto di sostegno prestati sia nella scuola statale sia nella scuola paritaria.
Accedono tutti i docenti in possesso dei tre anni di servizio?
La norma prevede una percentuale di riserva dei posti che potrebbe aggirarsi intorno al 20% sul totale, tale riserva deve essere dichiarata con decreto del ministro dell’università di concerto con il ministro dell’università.
Fermo restando che sono ammessi al percorso di specializzazione un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili nella singola università, sono ammessi in soprannumero, oltre ai docenti in possesso dei requisiti previsti dalla legge 104/92, gli aspiranti che:
• abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
• siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
• siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile;
• abbiano tre anni di servizio nell’ultimo quinquennio anche senza abilitazione.
Ammessi in soprannumero
Sono ammessi in soprannumero ai relativi percorsi, secondo le disposizioni previste dall’art. 4 del decreto 92 del 2019, i soggetti che, in occasione dei precedenti cicli di specializzazione:
- abbiano sospeso il percorso ovvero, pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
- siano risultati vincitori di più procedure e abbiano esercitato le relative opzioni;
- siano risultati inseriti nelle rispettive graduatorie di merito, ma non in posizione utile.
Prove
Prova d’accesso
La prova, della durata di due ore, consiste in un test di 60 quesiti a risposta multipla con 5 risposte di cui solo una corretta. I quesiti sono predisposti dalle università, e sono volti a verificare le competenze dei candidati su:
• capacità di argomentazione e corretto uso della lingua italiana;
• competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
• competenze su empatia e intelligenza emotiva;
• competenze su creatività e pensiero divergente;
• competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Prova scritta
La seconda prova consistente in una o più prove scritte o pratiche a risposta aperta volte a verificare unitamente alla capacità di argomentazione e al corretto uso della lingua, il possesso, da parte del candidato, di:
• competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
• competenze su empatia e intelligenza emotiva;
• competenze su creatività e pensiero divergente;
• competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
La prova è superata con un punteggio minimodi 21/30; qualora dovessero essere previste più prove, il voto sarà la risultante della media aritmetica dei voti conseguiti nelle diverse prove.
Prova orale
La prova orale prevede un colloquio su quanto appreso durante il corso facendo espresso riferimento alle esperienze formative effettuate durante il corso. Di norma gli argomenti sono gli stessi affrontati nella prova scritta. La prova è superata con un punteggio minimo di 21/30.
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I corsi di preparazione al corso di specializzazione sostegno
La Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal Miur, propone i seguenti corsi online di preparazione alla prova di accesso al corso di specializzazione sostegno:
- Competenze organizzative in riferimento all’organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici concernenti l’autonomia scolastica a cura di Anna Maria Di Falco (Costo 40€).
- Le dimensioni dell’empatia e della creatività, a cura di Giovanni Morello (Costo 40€).
- Competenze pedagogico-didattiche e sociali, a cura di Giovanni Morello (Costo 60€).
- Come affrontare i quesiti di comprensione del testo della prova di accesso, a cura di Giovanni Morello (Costo 60€).