Ora l’unica via rimasta, per quanto a noi invisa, è quella di procedere per vie legali. L’ADI ha pertanto aderito e sostenuto la diffida che un folto gruppo di iscritti al Tfa ordinario ha prodotto contro il Miur per fermare il decreto. Se ciò non basterà sosterremo tutte le successive azioni legali che saranno necessarie.
Ecco il testo della diffida
Associazione Docenti Italiani
http://www.adiscuola.it
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Prof. Francesco Profumo
Viale Trastevere, 76/a
00153 ROMA
OGGETTO: Sostegno alla diffida presentata da 130 iscritti al Tfa ordinario contro lo “Schema di decreto del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca recante modifiche al regolamento di cui al decreto 10 settembre 2010, n.249, concernente la definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado. (Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare – trasmesso alla Presidenza il 23 gennaio 2013)”.
L’ADi, Associazione Docenti Italiani, persegue per propria finalità statutaria la qualificazione e valorizzazione della professione docente.
Si è pertanto costantemente opposta in tutte le sedi e in tutti i modi all’istituzione e attivazione dei “percorsi formativi abilitanti speciali”, nuove dequalificanti sanatorie, che sviliscono la professione, riproducono precariato e annullano qualsiasi tentativo di programmazione.
Ma ancora una volta ha vinto la demagogia. Così continua tristemente la storia degli insegnanti italiani costellata da norme speciali, straordinarie, eccezionali, derogatorie,che hanno sempre annullato qualsiasi legge che avesse tentato di operare una svolta e mettere ordine in termini stabili e qualificati alla professione docente.
Per tutto questo l’ADi si unisce a e sostiene la diffida, allegata alla presente, contro il decreto istitutivo del Tfa speciale, fatta da un numeroso gruppo di iscritti al Tfa ordinario, che si vedono scavalcati da migliaia e migliaia di docenti non abilitati i quali, solo in virtù di un’anzianità di servizio di tre anni, otterranno l’abilitazione senza dover superare né la preselezione né le due prove selettive di accesso, senza dover fare il tirocinio guidato nella scuola e potendo godere di un esame finale assolutamente semplificato.
L’ADi dichiara inoltre che qualora il Decreto in oggetto non fosse fermato, sosterrà tutte le azioni legali che gli iscritti al Tfa ordinario intenderanno perseguire.
Bologna 28 gennaio 2013
Alessandra Cenerini
Presidente nazionale ADi, Associazione Docenti Italiani