Tfa speciali, il “nodo” sono le Università

La notizia del probabile allungamento dei tempi per vedere avviati i Tfa speciali, riservati a personale precario con un periodo di servizio alle spalle, è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Decine di migliaia di precari, infatti, attendevano con ansia di iscriversi a questa seconda via abilitante, che per ammissione dello stesso ministero dell’Istruzione avrebbe dovuto avere la luce in corrispondenza dei primi mesi del 2013.
La Tecnica della Scuola conferma che lo spostamento in avanti di questa data è emerso nel corso dell’incontro tenuto tra gli alti dirigenti del Miur ed i sindacati rappresentativi.  
L’amministrazione, pur ammettendo la necessità di approvare con urgenza il regolamento di modifica del D.M. 249/10, non ha annunciato alcun cambiamento di data. Ma, nello stesso tempo, avrebbe anche implicitamente fatto capire che è tecnicamente difficile, se non impossibile, far partire i Tfa speciali nell’immediato.
Al di là dei tempi ristretti per l’approvazione definitiva delle nuove regole, il procrastinarsi dell’attesa deriverebbe soprattutto a causa dei problemi delle Università, titolari dei corsi abilitanti, di farsi carico della loro complessa organizzazione. A questo punto è quindi molto probabile che i corsi di abilitazione speciali (peraltro molto probabilmente da associare alle vecchie classi di concorso) prendano il via non prima dell’avvio del prossimo anno accademico. Quindi tra la fine del 2013 e l’inizio del prossimo anno solare. Come avevamo annunciato ieri, al termine della riunione.
Sempre durante l’incontro del 14 gennaio al Miur, si è parlato anche del problema dell’indizione del nuovo concorso a cattedra: il ministro uscente, Francesco Profumo, lo vorrebbe far bandire durante la prossima primavera. Così come era stato progettata da tempo. In tal caso per i partecipanti ai Tfa speciali si tratterebbe di una beffa: ne sarebbero infatti esclusi. Se, invece, anche il nuovo regolamento dovesse subire degli intoppi il discorso cambierebbe. Così i due percorsi potrebbero tornare a compatibili.
Alessandro Giuliani

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