Il Miur intende organizzare un terzo ciclo abilitante Tfa: verrà aperto a 16 mila docenti precari, di cui 11mila su cattedra e più di 5mila per il sostegno.
L’anticipazione numerica arriva dal sottosegretario Gabriele Toccafondi, attraverso un comunicato emesso dai parlamentari del M5S in commissione Cultura di Camera e Senato.
Le notizie sul Tfa in arrivo, però, terminano qui. Il resto sono ipotesi: come quella, probabile, che l’avvio del ciclo abilitante coincida con il termine del concorso a cattedra, una procedura che sta già tanto impegnando gli Uffici scolastici regionali. Quindi, non prima della prossima estate. Nessuna indiscrezione, inoltre, è trapelata sulle tipologie dei posti del terzo ciclo Tfa per quanto riguarda le discipline curricolari: oltre alle classi di concorso esaurite, come Matematica alle medie e diverse materie tecniche, è verosimile che al Miur tengano conto anche delle proiezioni sui pensionamenti relativi al biennio successivo.
Per i parlamentari del M5S, in ogni caso, non c’era motivo di avviare un’altra tornata di Tfa abilitanti. Perché, sostengono, “tra un anno ci troveremo con altri, ulteriori, 16 mila precari: i docenti che usciranno dal nuovo ciclo del Tfa. Se a questi aggiungiamo i circa 100 mila insegnanti abilitati che resteranno tagliati fuori dal prossimo concorso-farsa, per i quali il Miur non ha previsto alcuno sbocco professionale, è evidente che ci troviamo di fronte a una situazione allarmante. Forse la cosa più grave è che il ministero dell’Istruzione sta lasciando che questa situazione continui ad andare alla deriva. Il ministro Giannini brancola palesemente nel buio e invece di fermarsi per trovare una quadra, continua a procedere a casaccio. Tutto questo a danno degli insegnanti, che vengono abbandonati al loro destino”.
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“Considerato che il governo intende far partire dal prossimo anno il triennio formativo, al quale si accede tramite concorso, per quale ragione si starebbero attivando parallelamente nuovi percorsi abilitanti?”.
I deputati pentastellati rivelano anche che “il sottosegretario Toccafondi, tra l’altro, ieri ha affermato di non avere ancora le stime delle supplenze previste per il prossimo anno scolastico e dunque non si capisce quale criterio sia stato adottato dal Miur per individuare questi 16 mila posti per il nuovo ciclo di TFA, considerato, che, oltretutto il fabbisogno per il prossimo triennio dovrebbe essere coperto, secondo le intenzioni del governo, dal prossimo concorso”.
Il M5S conclude il suo intervento chiedendo al Miur di rivedere il programma stilato sul reclutamento: “l’unica cosa che il ministro Giannini può fare, lo ripetiamo, è fermare questo piano assunzionale scriteriato, partendo dal rinvio del concorso, concordando con il Parlamento un nuovo piano assunzionale pluriennale che ricalchi la nostra proposta di legge”, concludono i “grillini”.
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