Nonostante la mancanza di docenti specializzati sul sostegno, il decreto di autorizzazione dell’VIII ciclo ritarda a essere emanato con il rischio concreto di vedere a settembre nuovamente nomine di docenti senza alcun titolo di specializzazione.
In considerazione che a oggi non è dato sapere per quanti posti sarà bandito l’VIII ciclo e conseguentemente quanti posti saranno assegnati ai singoli atenei è facilmente intuibile che tutta la procedura sarà attivata nei prossimi mesi al fine di consentire alle singole università di avviare il corso entro il mese di settembre per completarlo con gli esami finali entro giugno del 2024.
Il ritardo del bando trova legittimazione nel decreto P A (Pubblica Amministrazione) approvato dal Consiglio dei Ministri nella giornata del 6 aprile ultimo scorso; dal testo, infatti, sembrerebbe emergere la volontà non solo di procedere alle assunzioni in ruolo sul sostegno dalle graduatorie GPS prima fascia e dalle graduatorie aggiuntive sui posti residuati dopo le immissioni in ruolo dalle GAE e dai Concorsi, ma anche di consentire l’accesso all’VIII ciclo ai docenti con tre anni di servizio nell’ultimo quinquennio e l’abilitazione nella relativa classe di concorso o posto.
Per accedere al percorso di specializzazione gli aspiranti dovranno superare una prima prova preselettiva della durata di due ore, consistente in 60 quesiti a risposta multipla con cinque possibilità di risposta, fra le quali il candidato ne individua una soltanto. Dei 60 quesiti 20 sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana e 40 le competenze socio-psico-pedagogiche. La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale O (zero) punti.
E’ ammesso alla procedura successiva, un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili nella singola sede, fermo restante che sono ammessi alla prova scritta coloro che, all’esito della prova preselettiva, abbiano conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi alle successive prove.
Sono esentati dalla prova preselettiva e ammessi direttamente alla prova scritta oltre ai disabili legge 104/92, gli aspiranti che hanno svolto, tre anni di servizio, anche non consecutivi, sullo specifico posto di sostegno del grado d’istruzione cui si riferisce la procedura e gli aspiranti che hanno superato la prova preselettiva del VII ciclo, ma rimasti fuori per eccessivo numero di candidati.
Alla seconda prova scritta, prevista per la selezione del TFA Sostegno, partecipano gli aspiranti che hanno superato l’eventuale prova preselettiva e gli aspiranti esentati dalla suddetta prova scritta consistente in una serie di quesiti a risposta aperta, finalizzati a verificare le capacità degli aspiranti docenti.
La prova orale, alla quale partecipano gli aspiranti che hanno superato la prova scritta, consiste in un colloquio riguardante non solo i contenuti sviluppati nella prova scritta, ma anche quelli previsti dal programma generale che comprende oltre alla metodologia didattica e la psicologia speciale, la conoscenza della normativa del sistema scolastico autonomo e degli organi collegiali scolastici.
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