“Mi piacerebbe che dal prossimo anno i soldi del Tfr andassero subito in busta paga”, dice Matteo Renzi. La mitica liquidazione, pari a uno stipendio all’anno, sarebbe quindi distribuita subito nella busta paga e i cui benefici, uniti agli 80 euro, potrebbero aiutare a mettere in moto i consumi e quindi l’economia. Ma per lo Stato si prospettano, con questa operazione, nuove entrare: da un minimo di 1,7 miliardi a un massimo di 5,6 miliardi nel caso aderissero tutti i lavoratori.
“Il lavoro è la nostra emergenza. Sui giornali grandi discussioni sul Jobs Act e sull’articolo 18. A tempo debito sarà bello spiegare cosa cambia per un giovane precario, per un cinquantenne disoccupato, per una mamma senza tutele. Ma ne parleremo prestissimo”. Così Matteo Renzi nella Enews.
E poi aggiunge che quelli del Tfr “sono soldi dei lavoratori” e “come accade in tutto il mondo non può essere lo Stato a decidere per lui. Ecco perché mi piacerebbe che dal prossimo anno i soldi del TFR andassero subito in busta paga. Questo si tradurrebbe in un raddoppio dell’operazione 80 euro”. Quando martedì incontreremo i sindacati e le parti sociali “verificheremo la fattibilità di una proposta sul TFR che viene incontro ai lavoratori senza gravare sulla situazione bancaria delle piccole e medie imprese”.
Per Renzi ”ci sono segnali incoraggianti di ripresa del numero degli occupati che da febbraio è cresciuto di oltre 80mila unità. Negli anni della crisi abbiamo perso un milione di posti di lavoro, dunque non siamo nemmeno al 10% di quello che va fatto per ritornare ai tempi d’oro. Però è un primo segnale positivo, dopo tanto tempo”.
Il perno della proposta è però la volontarietà, in quanto spetterà a ciascun lavoratore (del settore privato o di quello pubblico) deciderà se ricevere l’anticipo del Tfr maturato nell’anno precedente. Potrà anche scegliere se trasferire in un’unica tranche, a febbraio appunto, nella busta paga tutto l’ammontare maturato nell’anno precedente, oppure distribuirlo lungo l’arco dei dodici mesi. Per ora resteranno fuori dall’operazione i lavoratori che hanno già deciso di destinare il proprio Tfr a un fondo pensionistico complementare. A meno che tale opzione non sia già prevista dal contratto collettivo di categoria che ha istituito il fondo
Le avventure della cagnolina Pimpa tradotte in arabo per raccontare ai giovani studenti del Kurdistan…
Spesso si dice che le ultime generazioni sono ossessionate dai social, dai like, dalle apparenze:…
Durante l'evento per la nascita della Fondazione intitolata a Giulia Cecchettin, dedicata alla memoria della…
Nella Sala della Regina di Montecitorio si è svolta la “Presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin” in…
Il cantante 31enne Ghali ha nuovamente lanciato un forte messaggio sociale, che anche stavolta riguarda…
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera ai ragazzi che…