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Titoli falsi per avanzare in Gps, l’inchiesta di Mi Manda Rai Tre. Una docente ne compra uno: “Stanca di essere scavalcata”

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April 24, 2025

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Il programma di Rai3 Mi manda Rai Tre, nella puntata di sabato 12 aprile, ha confezionato un’inchiesta sulla compravendita dei titoli dei docenti, argomento di cui si era occupato anche il quotidiano Fanpage qualche mese fa.

La situazione emersa dall’inchiesta è a dir poco agghiacciante. Si parla di una scuola paritaria pugliese accusata di aver erogato diplomi falsi e stampato titoli inventati. I giornalisti hanno indagato anche nel vesuviano, dove in molti si adoperano per vendere titoli per avanzare in graduatoria agli insegnanti. Si tratta, ad esempio, di certificazioni di lingua.

“Qualsiasi certificazione ti occorra, tu non devi fare niente. Non c’è corso, non c’è esame, non c’è niente”: insomma, la tiritera è sempre la stessa. Si parla di aiuti su un gruppo WhatsApp e di risposte passate direttamente dall’ente certificatore: “Devi capire tra le righe”, queste le parole di un intermediario, che purtroppo è un insegnante di un sindacato scolastico che ha una convenzione con l’ente.

Tfa falsi venduti all’estero

Un altro ente in Calabria fa lo stesso. Coinvolta anche una università telematica. Ci sono anche enti che vendono l’abilitazione sul sostegno all’estero (Tfa) completamente falsa, senza fare svolgere un’ora di lezione in presenza

Un’insegnante, scavalcata da anni da gente con titoli farlocchi, ne ha preso uno anche lei, spinta dalla disperazione.

Scuole paritarie che pagano solo in punteggio

Poi c’è il capitolo scuole paritarie che non pagano, si fanno ritornare i soldi in contanti, e pagano in punteggio per le Gps. O scuole paritarie con classi praticamente vuote, con studenti e docenti che “vengono e non vengono”. Ad intervenire, dopo l’inchiesta, è stata la Guardia di Finanza.

Ecco il commento dell‘ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Io ho voluto le Gps. Se un dirigente scolastico ha un dubbio su un titolo erogato da un ente certificatore ha le mani legate. Io ho ricevuto tante minacce”.

Inchiesta Fanpage, Valditara: “Legalità è già impegno concreto del Ministero”.

In seguito all’inchiesta “La cattiva scuola” condotta da Fanpage, andata in onda su “Piazzapulita”, relativa alle certificazioni utili per l’accesso e l’aggiornamento delle GPS, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara aveva comunicato alcune precisazioni in merito ai fenomeni di illegalità che danneggiano il sistema scolastico:

“Ricordo, in primo luogo, il piano di vigilanza straordinario messo in atto nello scorso anno scolastico per contrastare il fenomeno dei cosiddetti “diplomifici” che ha prodotto un’estesa azione ispettiva sfociata nella revoca della parità scolastica ad un alto numero di istituzioni scolastiche coinvolte. Il piano è stato rafforzato mediante il protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza che ha permesso una più proficua attività di collaborazione con gli Uffici scolastici regionali impegnati negli accertamenti ispettivi. Per la lotta ai diplomifici è stato anche predisposto un pacchetto di norme inserite in uno specifico disegno di legge, attualmente in discussione in Parlamento.

Per quanto attiene alle Graduatorie provinciali per le supplenze, si ricorda che le stesse sono state introdotte con l’ordinanza ministeriale n. 60 del 10 luglio 2020 dall’allora Ministro Azzolina quale strumento per il conferimento delle supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche, cioè delle supplenze “lunghe”. L’Ordinanza disciplinava anche i titoli e le certificazioni utili per conseguire punteggi che si aggiungono a quelli di servizio ai fini della graduatoria.

Al riguardo abbiamo potuto riscontrare la proliferazione delle certificazioni linguistiche e di quelle relative alla metodologia CLIL. Una prima concreta misura è stata adottata dal Ministero dell’Istruzione con il decreto dipartimentale n.2813 del 21 novembre 2024 che, nel ricostituire l’elenco degli enti autorizzati al rilascio delle certificazioni linguistiche a partire dall’a.s. 2024/2025, ne ha drasticamente ridotto il numero dai 41 precedenti agli  8 attuali, rigettando ben 48 domande sulle 56 presentate. Ciò è stato possibile assumendo criteri di selezione molto più rigorosi, soprattutto in ordine all’illustrazione del protocollo di somministrazione delle prove e alla definizione della rete delle sedi accreditate per lo svolgimento degli esami. Inoltre, il Ministero ha stabilito nel decreto che gli enti ammessi “devono consentire il monitoraggio, la verifica e la valutazione, da parte dell’amministrazione, dell’attività certificatoria” pena l’esclusione dall’elenco.

Relativamente alle certificazioni sulla metodologia CLIL un’importante restrizione è stata introdotta, a seguito di parere del MUR, a valere dall’anno scolastico 2024/2025. Infatti, sono state considerate utili per acquisire punteggio nell’aggiornamento delle GPS solo le certificazioni  e i perfezionamenti rilasciati dalle università. Con riguardo alle certificazioni informatiche stiamo già provvedendo per rendere più rigoroso e verificabile il sistema di accreditamento degli enti. Allo stesso modo, e sempre a testimonianza della grande attenzione del Ministero al tema della legalità e della trasparenza, avvalendoci anche della Scuola di Alta Formazione intendiamo rendere più trasparente il sistema di accreditamento e verifica degli enti che erogano la formazione in servizio degli insegnanti. Nella ferma intenzione di contrastare ogni illegalità, che vedrebbe il Ministero parte lesa, ho dato mandato agli uffici di presentare esposto alla Procura della Repubblica per indagare su eventuali reati commessi. Qualora fossero accertate responsabilità di docenti, questi saranno immediatamente depennati a titolo definitivo dalle GPS.

La mia azione politica è stata dal primo momento orientata a far emergere il merito e a recuperare la qualità dell’istruzione, e dunque ogni comportamento contrario alla legge sarà fortemente combattuto. Tengo inoltre a ribadire che il sistema di accreditamento e vigilanza delle università telematiche non fa capo al Ministero dell’Istruzione.

Infine, per quanto riguarda i titoli di specializzazione sul sostegno acquisiti presso università estere, colgo l’occasione per ricordare alla Cgil che la loro validazione dipende dal Ministero dell’Università e della Ricerca e che, trovandoci all’interno dell’Unione europea, i suddetti titoli, sulla base di numerose sentenze della giurisprudenza amministrativa, hanno necessariamente eguale valore di quelli acquisiti in Italia”.