Home Politica scolastica Titoli falsi per insegnare: interrogazione parlamentare di Silvia Chimienti (M5S)

Titoli falsi per insegnare: interrogazione parlamentare di Silvia Chimienti (M5S)

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La deputata del M5S Silvia Chimienti, il 14 giugno scorso ha depositato un’interrogazione parlamentare per far luce sullo scandalo della compravendita dei titoli di studio.

Il caso è balzato agli onori delle cronachegrazie al servizio inchiesta del programma giornalistico “Rec” di  Rai 3   sulla compravendita di titoli di studio falsi per insegnare, che ha avuto come scenario un piccolo paese della provincia di Foggia.
La deputata pentastellata affida al portale del sindacato Unicobas Scuola Lombardia, guidato dal Prof. Paolo Latella, la notizia dell’azione parlamentare e le proprie riflessioni di denuncia sul grave episodio accaduto in Puglia, ma anche sulle dichiarazioni pubbliche di un ex capo dipartimento del MIUR, ora membro del CSPI. Così
scrive L’On. Silvia Chimienti (M5S): “Mentre nel Lazio si bocciano allo scritto del #‎concorso metà dei docenti di sostegno, quelli veri, meritevoli, abilitati, con titoli e specializzazione, i ragazzi disabili continuano ad avere a che fare anno dopo anno con personale non qualificato e con docenti di sostegno fasulli, senza che nessuno dal MIUR sia in grado di intervenire. Chi non è corruttibile? Gli ispettori sono vecchi, poco motivati e non vogliono farsi nemici.Il Ministro, il sottosegretario ti chiamano e ti dicono: vuoi fare carriera o vuoi restare lì?Queste alcune delle dichiarazioni scioccanti di Lucrezia Stellacci, ex capo dipartimento del Miur e ora membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.Abbiamo presentato un’interrogazione sulla vicenda, il ministro Giannini si prepari a darci delle spiegazioni convincenti. Un Paese al rovescio, corrotto, connivente, omertoso. Ecco cosa siamo. Lesina è lo specchio dell’Italia, di quell’Italia in cui per fare carriera devi chiudere un occhio, di quell’Italia in cui pochi fanno i furbi alle spalle di molti. In cui la corruzione costa miliardi di euro l’anno. Di quell’Italia in cui essere onesti non conviene, il merito è vilipeso e la legalità è calpestata. Presto arriviamo noi, anche al MIUR, e #‎cambiamoTutto. Dobbiamo rigirarlo questo Paese”.