Cosa non si farebbe per il posto fisso. Di tutto, di più. Qualcuno è disposto anche a produrre delle “carte” false. Anche per accedere nel mondo della scuola. L’ultima vicenda, una vera truffa, sempre se confermata, riguarda una serie di false attestazioni utili ad aumentare il punteggio nei concorsi, riservati a coloro che hanno svolto almeno due anni di supplenze anche non continuative, del personale Ata della scuola. Il tutto, si sarebbe prodotto in cambio di “mazzette”.
“Due persone, tra queste un collaboratore della Cisl Scuola Irpinia-Sannio, sono stati raggiunti da misure cautelari con l’accusa di corruzione e falso materiale e ideologico”, si legge in un’agenzia Ansa del 20 gennaio.
“Il collaboratore del sindacato – prosegue il lancio di agenzia – è stato posto agli arresti domiciliari mentre l’altra persona coinvolta è stato sospesa per 12 mesi dall’esercizio del pubblico ufficio. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Avellino e condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Avellino, era stata preceduta da un servizio di “Striscia la Notizia” andato in onda un mese fa; immediatamente dopo la Cisl Scuola aveva presentato denuncia”.
“La messa in onda di quel servizio – ha spiegato il Procuratore capo di Avellino, Rosario Cantelmo – ha complicato le indagini, alterando il quadro probatorio. Senza la trasmissione di quel servizio, i tempi per chiudere l’inchiesta sarebbero stati più brevi”.
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