La frammentazione a livello regionale (e alle volte persino comunale) delle decisioni in materia di apertura/chiusura delle scuole sta diventando un problema decisamente importante e preoccupante.
Nella giornata odierna è intervenuto sul tema il capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura della Camera Gabriele Toccafondi che dichiara: “Da mesi alcune regioni, a dispetto delle norme stabilite a livello nazionale, chiudono con facilità disarmante. L’ultimo, lampante esempio è rappresentato dal caso della Puglia”.
“Nonostante la zona gialla – spiega Toccafondi – Emiliano, dopo essersi già
distinto per l’invenzione della presenza ‘a’ la carte’, continua
a decidere la chiusura delle scuole pugliesi a suo piacimento”.
“Per di più – aggiunge il parlamentare di IV – l’ordinanza della regione Puglia indica un criterio: ammettere in presenza gli alunni che, per ragioni non diversamente affrontabili, non abbiano la possibilità di
partecipare didattica digitale integrata”.
“Cosa significa?” si chiede retoricamente Toccafondi che risponde: “Non hai strumenti quindi puoi andare a scuola? E’ questa l’integrazione scolastica della regione Puglia?”
La soluzione di un problema che rischia di provocare effetti davvero imprevedibili è – secondo Toccafondi – una sola: “Si rende inevitabile un intervento per indicare un’uniformità alle prescrizioni di sicurezza stabilite dal ministero della Salute. Il Governo intervenga per fissare, rispetto
all’apertura e alla chiusura delle scuole, criteri chiari, oggettivi, validi per tutte le regioni e, soprattutto, inderogabili”.
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