“Non è mica una casualità se il primo movimento di protesta contro il Governo giallo-verde sia nato proprio nella scuola, fra studenti e insegnanti. E’ stata ed è una reazione naturale di fronte a scelte che forse saranno dettate dal dilettantismo incosciente ma certo stanno producendo un effetto perverso sul mondo dell’istruzione pubblica corrodendone alcuni pilastri fondamentali che negli ultimi anni, anche con contraddizioni, erano stati finalmente impiantati” è durissima l’analisi sulla situazione della scuola che Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino nonché già sottosegretario alla pubblica istruzione dei governi di centrosinistra, fa durante Didacta, la mostra-convegno sul mondo dell’istruzione in corso a Firenze.
“La scuola è fatta per i ragazzi che hanno bisogno di certezze e serietà – spiega Toccafondi – non di annunci e contro annunci come è accaduto sul numero chiuso a medicina: prima l’aboliscono, poi no, poi forse, poi vedremo. Così che migliaia di studenti e migliaia di famiglie oggi non sanno più cosa succederà da qui a qualche settimana. Ma la stessa sceneggiata l’avevano fatta sui vaccini e le iscrizioni alla scuola dell’obbligo. Siamo a Indietro Tutta ma Arbore faceva ridere”.
“Avevano promesso risorse in più e invece stanno chiudendo i canali che permettono ai giovani di avere un rapporto col mondo del lavoro- spiega il deputato – . Sull’Istruzione Tecnica Superiore che ha percentuali di collocazione al lavoro dell’80% e che quindi andrebbe sostenuta e aumentata, sono assenti e muti. Il delitto più grave però la stanno commettendo sull’alternanza scuola lavoro generando caos e incertezza”.
“Dal Governo dicono che l’alternanza scuola-lavoro è utile, utilissima, fondamentale, che orienta i ragazzi e che quindi deve essere fatta bene. Ci credono talmente tanto che quest’anno l’hanno abolita per l’esame di maturità cambiando le carte in tavola a migliaia di maturandi- Per tutti gli altri studenti ne hanno più che dimezzato le ore nel triennio. Per aumentarne la qualità? Magari, purtroppo la risposta è più misera: perché avevano bisogno di 100 milioni e quindi sono andati a prenderli alla scuola e più specificatamente al fondo per migliorare l’alternanza. E’ un governo che rischia davvero di essere il governo del cambiamento, ma in peggio conclude Toccafondi”.