Categorie: Politica scolastica

Toh, guarda, rispunta il tutor…

Secondo alcune anticipazioni di queste ore sembra che una delle idee del Governo sul tema dello sviluppo di carriera dei docenti sia quella di prevedere “figure di sistema” che dovrebbero affiancare il dirigente scolastico su specifiche problematiche.
Dovrebbe essere confermata la tripartizione dei docenti di cui già si era parlato nei giorni scorsi (ordinari, esperti e senior).
Nella primaria si prevede un docente che si occupa dei rapporti con le famiglie, mentre nella secondaria dovrebbero esserci figure di sistema per l’orientamento, per i bisogni educativi speciali e per il coordinamento e la promozione delle attività di formazione e aggiornamento.
Per questi docenti è previsto un trattamento economico diverso (la misura dovrà essere definita in sede contrattuale).
Come potrà essere realizzato questo progetto?
Sotto l’aspetto economico i problemi potrebbero essere meno difficili del previsto, in quanto i sindacati potrebbero anche essere d’accordo a spostare le risorse già attualmente disponibili all’interno del FIS e destinate al pagamento delle funzioni strumentali (meno di 100milioni di euro) incrementandole eventualmente con qualche manciata di “denaro fresco”.
Oltretutto i sindacati potrebbero “vendere” questa soluzione come una loro vittoria facendo osservare che, con questo meccanismo, verrà in qualche misura incrementata la base pensionabile cosa che invece ora non avviene.
Più complesso appare invece gestire la novità sotto altri aspetti.
Chi non ricorda, infatti, la vera e propria “guerra” che i sindacati (Cgil in testa) scatenarono contro il “tutor” voluto da Letizia Moratti. Si diceva che il tutor avrebbe “gerarchizzato” i docenti e nelle scuole, soprattutto nelle primarie, la questione provocò polemiche e spaccature. 
Senza dimenticare che l’idea della tripartizione dei docenti in ordinari, esperti e senior era espressamente prevista nel disegno di legge Aprea contro il quale il PD si battè fino in fondo, tanto da costringere la maggioranza di centro destra di allora a cancellare dal disegno tutta la parte relativa allo stato giuridico arrivando alla fine al disegno Aprea-Ghizzoni che conteneva disposizioni sugli organi collegiali e poco più.
Insomma, come potrebbero fare, adesso, i sindacati e il PD a convincere i docenti italiani che “tutor è bello” ? Pensano di far digerire la pillola soltanto rivestendola di qualche biglietto da 10 euro?  

Reginaldo Palermo

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