E così scoppia il caso, come racconta l’Agi, perché la faccenda ha coinvolto proprio il ministro federale dell’Istruzione e della Ricerca scientifica, Annette Schavan (Cdu), cui l’università di Duesseldorf ha revocato il titolo di dottore.
La clamorosa decisione è arrivata con l’approvazione di 12 componenti del consiglio giudicante di Facolta’, con due voti contrari ed un’astensione. Il decano della Facoltà di Filosofia, Bruno Bleckmann, nel comunicare la decisione ha affermato che la signora Schavan nella stesura della tesi di dottorato, con il titolo conseguito nel 1980, ha “simulato in maniera sistematica ed intenzionale prestazioni intellettuali che lei stessa non ha prodotto”.
I testi copiati hanno “un’ampiezza considerevole” e non sono stati adeguatamente indicati. Ad indurre l’università a ritirare il titolo di dottore al ministro sono state la qualità e l’ampiezza del plagio, ma anche “l’interesse pubblico alla protezione dell’onestà del conseguimento di una qualificazione scientifica”.
Il ministro ha adesso un mese di tempo per contestare la decisione, ma i suoi avvocati hanno dichiarato di volerlo fare immediatamente. La decisione di annullamento del titolo è arrivata dopo una riunione durata sei ore, alla quale hanno preso parte i 15 componenti del consiglio giudicante, otto dei quali sono professori, due sono ricercatori scientifici ed altri due funzionari dell’ateneo, oltre a tre rappresentanti degli studenti. Due settimane fa la decisione di aprire un procedimento di esame della validità del titolo di dottore della Schavan era stata presa con 14 voti favorevoli ed un’astensione.
La commissione giudicatrice ha riscontrato quasi 100 passaggi della tesi di dottorato in cui non sono state indicate le fonti dei testi copiati. Il ministro aveva sempre contestato le accuse di plagio, parlando di semplici errori di superficialità da parte sua. La clamorosa decisione dell’università di Duesseldorf rischia non solo di far traballare la poltrona di ministro della signora Schavan, ma potrebbe mettere in discussione anche la sua candidatura alle elezioni per la Cancelleria del 22 settembre.
Nell’intervenire in difesa della sua collega di partito, il vice capogruppo della Cdu al Bundestag, Michael Kretschmer, definisce “una farsa” la decisione dell’università di Duesseldorf di ritirare il titolo di dottore al ministro, aggiungendo che tutta la procedura costituisce “una campagna motivata politicamente contro un ministro federale dell’Istruzione di successo”. Di segno contrario i commenti degli esponenti politici dell’opposizione. Il portavoce parlamentare della Spd, Ernst Dieter Rossmann, afferma che con la perdita del titolo di dottore la signora Schavan “non ha più la forza di convinzione per servire da modello”.
Petra Sitte, deputata della Linke, ha chiesto al ministro di trarre le conseguenze dell’accaduto e di dimettersi. Anche per il responsabile amministrativo dei Piraten, Johannes Ponader, “le dimissioni della signora Schavan sono indispensabili”, poichè “non ha più credibilità”. Nel febbraio 2011 era toccato all’allora ministro della Difesa, Karl Theodor zu Guttenberg di vedersi ritirare per plagio il suo titolo di dottore. Il mese successivo il ministro si era dimesso da tutte le cariche politiche e si era poi trasferito con la sua famiglia negli Stati Uniti. Nel commentare lo scandalo del plagio del barone zu Guttenberg, la signora Schavan aveva dichiarato a suo tempo di vergognarsi per il collega “non solo pubblicamente”.
Un’altra personalità che dopo Guttenberg ha perso il suo titolo di dottore è stata la parlamentare liberale europea Silvana Koch-Mehrin, alla quale l’università di Heidelberg ha revocato il titolo nel giugno 2011.
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