L’urgenza di un piano nazionale di edilizia scolastica, che tenga conto anche delle particolari esigenze legate alla sismicità dei territori, è stata seguita con attenzione negli ultimi mesi, tanto che ad inizio anno scolastico 2012/2013 il Miur ha reso noti i dati disponibili nell’anagrafe ministeriale degli edifici scolastici. E uno degli ultimi atti della gestione del ministro Francesco Profumo è stata la firma, il 27 marzo scorso, della direttiva per destinare 38 milioni di euro alla costruzione di nuove scuole attraverso lo strumento del fondo immobiliare.
– IL FONDO IMMOBILIARE: la direttiva del 27 marzo prevede un fondo da costituire attraverso una società di gestione del risparmio appositamente individuata dall’Ente locale/Regione tramite procedure a evidenza pubblica, è uno strumento finanziario destinato a realizzare le nuove strutture grazie alla valorizzazione degli immobili obsoleti, conferiti dall’Ente locale/Regione, e a ogni ulteriore eventuale cofinanziamento.
– I DATI DELL’ANAGRAFE DEL MIUR: Su 10.219 istituzioni scolastiche hanno risposto in 9.806; gli edifici censiti sono stati 36.220 (un’istituzione scolastica può includere più edifici).
– 4 EDIFICI SU 100 RISALGONO ALL’800: Il 4% degli edifici scolastici in Italia è stato costruito prima del 1900 (il numero più consistente è concentrato in Piemonte), il 44% tra il 1961 e il 1980. Il 14,8% è stato riadattato per uso scolastico e il 4% è di proprietà di enti religiosi o privati.
– 98% HA ESTINTORI MA SOLO 17,7% OK CON NORME ANTINCENDIO: Soltanto il 17,7% degli edifici è in possesso del certificato di prevenzione incendi. Tuttavia il 66,5% delle scuole possiede un impianto idrico antincendio, il 49,3% dispone di una scala interna di sicurezza, il 61,5% possiede la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico,il 63% è munito di un sistema di allarme, il 98,3% è in possesso di estintori portatili, il 95,1% possiede un sistema di segnaletica di sicurezza. Sono le regioni del Sud quelle che presentano, da questo punto di vista, le maggiori criticità: in Calabria soltanto il 33,7% ha una scala esterna e in Sicilia il 49% ha impianti elettrici non in regola.
– CIRCA 14 MILA EDIFICI IN ZONE AD ALTO RISCHIO SISMICO: Su 25.532 edifici per i quali è stata comunicata la classificazione sismica, 2.328 edifici sorgono nelle zone più pericolose dal punto di vista sismico e 11.414 si trovano in territori in cui in passato si sono avuti danni rilevanti a causa di terremoti abbastanza forti. Per quanto riguarda la certificazione 3.745 edifici sono progettati rispettando la normativa antisismica e 1.614 sono in possesso del certificato di conformità, vale a dire un certificato che attesta la perfetta rispondenza dell’opera eseguita alle norme per le costruzioni in zona sismica. La percentuale più alta di edifici scolastici classificati in Zona 1 (la più pericolosa) si registra in Calabria, 53,6%, seguita da Basilicata (33,5%) e Abruzzo (20,7%).