Prosegue l’impegno dei Cobas Scuola di Torino sul team degli alunni disabili.
Nelle settimane scorse il sindacato di base aveva diffidato la dirigente dell’Ufficio provinciale dall’assegnare le cattedre di sostegno scoperte a docenti di ruolo senza titolo. Pochi giorni l’Ufficio ha però diramato una circolare chiarificatrice: prima di dare la cattedra ad un docente senza titolo è necessario aver esaurito tutte le altre graduatorie dei precari con titolo, fino alla seconda fascia.
Ma adesso c’è un altro problema sul tappeto: all’Istituto “Boselli” di Torino, dove da anni si sperimentano forme innovative per l’inclusione dei disabili, l’Ufficio provinciale ha assegnato un numero di posti nettamente inferiore alle richieste della scuola.
I numeri, in effetti, colpiscono: al “Boselli” i disabili sono 95 e l’ufficio provinciale ha concesso 47 cattedre (in pratica una ogni due studenti disabili).
Ma i Cobas fanno osservare che 36 dei 95 studenti sono in situazione di gravità e quindi necessitano di un rapporto 1:1, tanto che in molti casi le loro famiglie, lo scorso anno, avevano fatto ricorso al TAR vincendolo. Il risultato era stato che il Ministero aveva dovuto dare altri posti ed era stato anche costretto a rifondere il danno per i mesi in cui le ore di sostegno erano state insufficienti.
“E allora, perché mai quest’anno – si chiede retoricamente il sindacato – non si evita la soluzione giudiziaria che mette in difficoltà le famiglie e crea anche un danno erariale allo Stato?”
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