Un bimbo torinese su due ha subito mutazioni al dna per colpa dell’inquinamento. A dirlo è lo studio “Mapec life” realizzato dall’Università di Torino insieme ad altri atenei italiani su un campione di 1200 bambini tra gli sei e gli otto anni che vivono, oltre che nel capoluogo piemontese, a Brescia, Perugia, Pisa e Lecce. “Non vogliamo creare apprensione nella cittadinanza, ma abbiamo fatto un lavoro per capire gli effetti dello smog sul sistema biologico dei bambini” chiarisce Giorgio Gilli, ordinario di Igiene e tra i responsabili del progetto che è stato finanziato dalla Commissione Europea.
La ricerca si è concentrata sugli effetti degli inquinanti sul corredo genetico di 220 bambini di tre elementari torinesi, la Tommaseo, la Ilaria Alpi e la Gobetti. A Torino il 53 percento dei campioni prelevati dalla bocca degli studenti presentava almeno un micronucleo, cioè un indicatore di una mutazione al Dna.
Lo riporta il quotidiano “La Repubblica”
{loadposition carta-docente}
{loadposition facebook}
Sulle riforme del ministro Valditara si sta creando un movimento contrario che sempre di più…
Alla vigilia dell’undicesima edizione di Didacta Italia, in programma dal 12 al 14 marzo alla…
Una delle domande più ricorrenti che giungono alla nostra redazione, riguardante i percorsi abilitanti 60…
Lunedì 3 marzo ha preso il via la somministrazione delle Prove nazionali Invalsi, un appuntamento…
Come molti sanno, da qualche giorno è iniziato il Ramadan, il mese sacro per le…
A far data dall’anno scolastico 2016/2017 la L. 107/2015, all’art. 1, c. 64, ha stabilito…