Un Parco d’Arte Vivente, senza precedenti in Italia e come pochi altri al mondo, verrà realizzato a Torino nei prossimi mesi. L’idea si deve alla caparbietà e alla fantasia di uno dei “padri” della generazione di artisti contemporanei, Piero Gilardi, che vuole in questo modo allargare la conoscenza di una serie di arti, culture e attività apparentemente incompatibili. L’artista ha voluto infatti progettare un parco interattivo che sia, nel contempo, anche un museo, un laboratorio, una fucina di idee, un atelier, una scuola, un luogo d’incontro, un motore culturale, un esperimento, un prototipo ecologico, un punto di tecnologie e di “antica sapienza”. Insomma, un mix sinora impensabile.
L’opera sorgerà all’interno di un parco comunale, in via Giordano Bruno, in un’area industriale in trasformazione di circa 2 ettari e mezzo e gli organizzatori si propongono di terminarlo in tempo di record: già entro il mese di luglio del 2006 per essere poi inaugurato ufficialmente due mesi dopo, a settembre. L’impegno finanziario per concludere il parco si aggira attorno alla considerevole cifra di 2,5 milioni di euro, assicurati dal Comune di Torino, e si svilupperà in un’area di 25 mila metri quadrati di verde e 870 mq di superficie coperta. Le previsioni indicano in 30 mila i visitatori paganti all’anno per la struttura coperta, 100 mila i visitatori alle opere d’arte del Parco. Naturalmente, si prospetta che tra i gruppi più interessati al parco vi sia quello degli studenti, dei docenti e dei ricercatori.
La “perla” del Parco d’Arte Vivente si propone, infine, di allargare la già prestigiosa “corona” che con il Museo di Rivoli, la Galleria Civica d’Arte Moderna, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, fa di Torino, appunto, una delle capitali mondiali dell’arte contemporanea.