Tornano neve e gelo, tornano a chiudersi diverse scuole sparse per il territorio nazionale. Soprattutto nel Sud Italia.
Sono condizioni eccezionali, da allerta meteo, che – spiega la Protezione civile – si trascineranno anche nei prossimi giorni. Anzi peggioreranno, portando temperature a picco anche nelle zone terremotate, con neve nelle Marche, dove già si registrano disagi nel maceratese e in Umbria, dove a Norcia il sindaco ha rinforzato il piano antineve.
Domenica 15 gennaio, a Roma un clochard è stato trovato morto in strada, e non è il primo di questi giorni: quasi certamente il freddo, la causa. La Croce rossa lancia l’allarme: è urgente trovare ricoveri al chiuso.
La neve è caduta in Molise, in Campania, in Abruzzo, in Sardegna. I napoletani hanno trovato il Vesuvio imbiancato dalla cima a bassa quota, mentre una forte grandinata si è abbattuta su Capri e il vento ha creato problemi ai collegamenti marittimi.
Nell’entroterra campano, nella zona del Vallo di Diano e nel Tanagro, in provincia di Salerno, ha nevicato e i mezzi di soccorso sono in allerta, mentre lunedì 16 gennaio in alcuni paesi le scuole resteranno chiuse e disservizi si registrano nell’erogazione dell’acqua, a causa delle gelate: in particolare, a Padula le scuole rimarranno chiuse, mentre a Teggiano la chiusura è prolungata anche per martedì 17 gennaio. Scuole chiuse per neve anche a Benevento.
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Neve pure in Sardegna, nel nuorese e sui monti della Barbagia, ma anche in Ogliastra e in Gallura, patria delle vacanze estive, dove Tempio Pausania si svegliata imbiancata.
Sul tratto calabrese dell’A2 si è abbattuta una vera bufera di neve e Anas raccomanda prudenza e sconsiglia di mettersi in viaggio se non è necessario.
Ha nevicato di nuovo a Campobasso, dove sempre il 16 gennaio le scuole saranno chiuse, e la tendenza è un peggioramento. Niente lezioni anche ad Isernia, sempre a causa della nuova nevicata.
Allerta vento su Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia-Romagna e poi anche sulla Toscana, con mareggiate in arrivo lungo le coste.
In Abruzzo è tornato il gelo, con il picco di 19,9 gradi sotto lo zero sull’Altopiano delle Cinquemiglia, in provincia dell’Aquila, a 1.250 metri di quota. E le temperature sono in picchiata anche nei territori del centro Italia colpiti dal sisma, con disagi per le popolazioni.
Nell’Appennino maceratese, Visso, Ussita e gli altri borghi dell’epicentro del sisma di fine ottobre sono imbiancati e iniziano i primi disagi alla circolazione sull’unica strada che collega Visso alla Val di Chienti. In alcuni Comuni terremotati colpiti dal maltempo, come lo stesso Visso, le scuole sono chiuse a causa del terremoto e gli alunni sono sfollati sulla costa con le famiglie.
Scuole chiuse, ma per ora solo il 16 gennaio, a Camerino (Macerata), Ripatransone e Offida (Ascoli Piceno).
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