I lettori ci scrivono

Torna la dad. “Ei fu” la scuola vera

Lavoro estenuante ed ai limiti dello stress patologico durante i mesi estivi per tutti gli operatori della scuola, ad iniziare dai Dirigenti scolastici e Personale Ata (molti già stressati ed in naturale ed ovvia confusione totale anche prima); impegni enormi ed abbandono totale delle proprie famiglie, dei propri, personali affetti, delle proprie vite.  

Banchi da ordinare, report da compilare, statistiche quotidiane (e ripetitive) da assecondare, classi da riorganizzare e materialmente approntare. Una stanchezza infinita, fisica e mentale, già all’1 settembre.  

Risultato? Tutto inutile! Tutto al macero! Si torna alla Didattica a distanza, quella che non aveva bisogno di banchi singoli (e dei loro enormi costi); quella che non necessitava di amare divisioni di scolaresche, quella che non prendeva in considerazione il distanziamento “sociale” (da educatore, preferisco : distanziamento “fisico”) ma che, alla fine, nonostante tutte le sue enormi pecche (“enormissime” se si potesse dire), almeno oggi avrebbe evitato di esaurire ancor di più quanti sono già esauriti da un catastrofico 2019/20 o che, animati dal perfezionismo di chi vuol essere a tutti i costi il primo della classe, lo erano già …..da prima.  

E in tutto questo chi ci perde di più ed irrimediabilmente ? Ci perdono gli alunni; ci perde il ruolo vero della scuola che non è solo una bella lezione di letteratura o di matematica, fatta in classe oppure on line. Ci perdiamo tutti, perché quella scuola, quella vera, quella fatta di mille risvolti anche fortemente affettivi tra dirigente ed alunni, tra docenti e alunni, tra docenti, ata e dirigenti (e viceversa), purtroppo rischia di non tornare mai più, nemmeno a Covid poi archiviato.  

Superata l’emergenza da combattere oggi con ogni mezzo, anche con ciò che non è vera scuola, forse è questa la vera battaglia da preparare già da subito e da intraprendere presto, spero molto presto.  

E’ questa la prossima, fondamentale e decisiva battaglia in cui dovrà impegnarsi allo spasimo ogni operatore scolastico, perché tante battaglie si possono anche perdere, ma è quella fondamentale e decisiva che fa vincere la guerra!

Cosimo D’Agostino

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