Gli studenti non si arrendono e il 19 aprile tornano in 50 piazze per rivendicare welfare e diritti, che secondo loro vengono messi in seria discussione dalla politica al risparmio intrapresa dal Governo Berlusconi. A Roma, Milano, Torino, Genova, Trieste, Napoli, Bari e tante altri capoluoghi, i giovani medi e universitari facenti capo alla Rete della Conoscenza, l’organizzazione studentesca cui confluiscono Link-Coordinamento universitario e Unione degli Studenti, si attiveranno realizzando flash mob, sit in e manifestazioni di protesta e di vario genere. Chiederanno “un sistema nuovo di welfare e diritto allo studio – spiegano gli organizzatori – capace di garantire una vera libertà di scelta dei propri percorsi di studio e di vita, senza essere legati dal reddito delle proprie famiglie e dalla precarietà dilagante“.
Lo ‘Student action day’, così è stata chiamata l’iniziativa, servirà anche a rispondere a Berlusconi, che nei giorni scorsi si è lasciato andare a nuovi attacchi all’attuale modello di istruzione pubblica .”Le ultime parole del Presidente del Consiglio – sostengono gli studenti – sono vergognose, ma ancora di più lo sono i nove miliardi di tagli su scuola e università, le migliaia di precari lasciati senza lavoro, le scuole che continuano a cadere a pezzi, l’assenza di risorse per i dipartimenti e per i ricercatori in un paese che ha bisogno di una formazione di qualità per crescere“. Dopo aver ricordato che “sono decine di migliaia gli studenti che non hanno borse di studio, molti dei quali costretti ad abbandonare il percorso scolastico o universitario, che pagano abbonamenti mensili esosi per i trasporti, che vedono come una rara eccezione e un privilegio riuscire ad accedere a cinema, teatri, musei o poter acquistare libri, musica, video“, i giovani della Rete della Conoscenza hanno annunciato che il 6 maggio parteciperanno allo sciopero generale indetto dalla Cgil. Così, a fronte di un comparto sindacale forse mai così frammentato, per il sindacato di Pantaleo il sostegno delle associazioni degli studenti può rappresentare un alleato tutt’altro che marginale.