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Tornano i fondi per il funzionamento ordinario

La circolare sul Programma annuale 2011 è in arrivo: lo annunciano i sindacati del comparto scuola all’indomani di un incontro svoltosi presso la sede del Ministero dell’istruzione.
La notizia principale riguarda le spese per il funzionamento che negli ultimi due anni erano state azzerate e che a partire dal 2011 dovrebbe invece essere sostenute con un finanziamento complessivo di 120milioni annui pari a circa 12mila euro per ciascuna istituzione scolastica.
Una vera e propria boccata d’ossigeno che dovrà però servire anche a pagare le visite fiscali il cui costo dovrà gravare sulle casse delle scuole come stabilito nei mesi scorsi dalla Corte costituzionale.
La novità più importante è quella relativa al fondo di istituto che, a partire dal 1° gennaio 2011, non sarà più gestito dalle scuole ma direttamente dal servizio SPT (Service Personale Tesoro) del Ministero dell’economia, secondo le istruzioni che verranno impartite prossimamente.
In concreto le scuole dovranno attivare la procedura per la contrattazione di istituto, senza però gestire la fase finale della liquidazione della spesa.
In pratica a fine anno le segreterie delle scuole comunicheranno al Servizio del Tesoro gli importi da liquidare ai singoli dipendenti che, a loro volta, si vedranno accreditare quanto dovuto sul cedolino mensile dello stipendio.
A dimostrazione che l’Amministrazione scolastica intende proseguire su questa strada c’è il fatto che, proprio in questi giorni, le scuole hanno ricevuto già l’accredito della quota del fondo relativa al periodo settembre/dicembre 2010 corrispondente esattamente a 1/3 dell’intero FIS.
A regime, comunque, la gestione del fondo non sarà semplice anche a causa del sovrapporsi di due regimi: da un lato quello finanziario (il bilancio va dal 1° gennaio al 31 dicembre) e dall’altro quello funzionale (la contrattazione si riferisce all’anno scolastico).
Per ora, comunque, è presto per formulare previsioni ed è meglio attendere le prossime indicazioni ministeriali.
Su tutta la questione la Flc-Cgil sottolinea che “finalmente va in porto la battaglia condotta dalla FLC e dalle scuole per tutto il 2010 per ottenere dallo Stato il finanziamento delle spese ordinarie della scuola pubblica e il rispetto delle regole nella gestione delle risorse finanziarie nelle istituzioni scolastiche”.  Il sindacato di Pantaleo si spinge oltre e con toni entusiastici dichiara: “Scioperi, proteste, prese di posizione della CGIL, del personale e delle famiglie, piegano il Miur”.
La Uil-Scuola, per parte sua, evidenzia la necessità che per una corretta programmazione delle spese, la contrattazione di istituto deve concludersi entro il 30 novembre prossimo, come peraltro previsto dallo stesso contratto nazionale: tutto vero, ma il fatto è che per concludere una trattativa ci vuole l’accordo fra le parti; non si può dunque imputare alla amministrazione scolastica la mancata chiusura di un contratto di istituto se i rappresentanti dei lavoratori non sono d’accordo sull’ipotesi contrattuale; né può esistere una norma che obblighi le parti a “mettersi d’accordo”.

Reginaldo Palermo

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