La formazione delle classi, in tempi di tagli imposti dall’amministrazione centrale, volte fa brutti scherzi: ne sanno qualcosa studenti e docenti del liceo scientifico Cesare Balbo di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, dove l’Ambito territoriale, quello che per decenni si è chiamato Provveditorato agli Studi, ha accorpato due classi che studiano inglese, formandone una sola composta da ben 42 allievi. L’altra classe, spiega il quotidiano La Stampa di Torino, invece, rimarrà così come è oggi: gli alunni si sono “salvati” perchè studiano tedesco.
Per il 24 giugno il dirigente scolastico, Riccardo Calvo, ha convocato le rappresentanze dei genitori, il Collegio dei docenti ed il Consiglio d’Istituto. Non vuole subire quella che definisce, senza mezzi termini, la creazione di una mega-classe, uno “tsunami che si sta abbattendo sulla scuola: crediamo che l’opinione pubblica debba essere informata rispetto alle notizie rassicuranti e falsamente ottimistiche delle settimane passate”.
Il dirigente scolastico è convinto che “una classe da 42 alunni non è governabile: “come si può fare lezione in queste condizioni?”. La risposta è ovvia. Per tutti, meno che per l’ex Provveditorato agli Studi di Alessandria.
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